Atac mette in vendita ‘Lucha y Siesta’: ecco la data dell’asta, prezzo base 2,7 milioni
È stata decisa la data per lo svolgimento dell'asta giudiziaria in merito alla vendita della palazzina Atac di via Lucio Sestio 10 al Tuscolano, che ospita le attività dell'associazione Lucha y Siesta ed è stata per anni una casa rifugio per le donne vittime di violenza. L'edificio è stato messo in vendita dall'azienda per fare cassa e la data decisa dal tribunale è il prossimo 7 aprile. Prezzo di partenza dell'asta, 2,6 milioni di euro. In relazione all'asta la sindaca Raggi aveva chiesto a tutte le strutture competenti di Roma Capitale di cercare modalità per partecipare.
Il Campidoglio, forse, parteciperà all'asta
"L’obiettivo è quello di destinare poi l’edificio ad attività come quelle già svolte dall’associazione Lucha Y Siesta. Proseguono inoltre i colloqui tra gli operatori di Roma Capitale e le donne vittime di violenza ospitate, anche insieme ad alcuni bambini, nell’immobile", si leggeva in un comunicato diffuso qualche giorno fa dal Campidoglio. Il Comunque di Roma, quindi, potrebbe partecipare all'asta per acquistare i locali che ospitavano Lucha Y Siesta e destinarlo ad attività uguali a quelle svolte dall'associazione.
"Alla luce della nota stampa del Comune di Roma restano aperti gli interrogativi sul perché la Giunta si muova solo ora, sul perché intenda partecipare ad un'asta pubblica con fondi pubblici per sanare il bilancio di una società partecipata al 100% dal Comune di Roma, quando l'immobile avrebbe potuto essere acquisito prima in forza di un evidente interesse pubblico; ci domandiamo inoltre come si pensa di tenere in vita l'esperienza della casa delle donne Lucha y Siesta con tutto il suo valore sociale dentro e fuori il territorio. In aggiunta al riconoscimento di fatto da parte dei servizi sociali comunali e della Regione Lazio, tantissime realtà hanno da molto tempo dato il loro contributo alla difesa di questa esperienza e non sono disposte a fare un passo indietro. Abbiamo ascoltato per anni parole inneggianti alla partecipazione a 5 stelle per ritrovarci senza alcuna interlocuzione e a leggere dai giornali la volontà dell'amministrazione Raggi di acquistare l'immobile, dove vive un'esperienza unica, di impegno serio e costante da 12 anni", avevano risposto le attiviste.
Lo scorso 21 dicembre il consiglio regionale del Lazio ha approvato un emendamento al bilancio per stanziare 2,4 milioni di euro per salvare il lavoro dell'associazione.