Atac, i cittadini che subiscono gli scioperi saranno risarciti: il ddl alla Camera
L'ultimo sciopero dei mezzi di venerdì scorso – questa volta regolare a differenza di quello del 17 aprile – non ha fatto altro che esasperare un clima di insofferenza che si respira ormai da tempo nella Capitale – così come in altre città d'Italia – nei confronti delle sempre più frequenti agitazioni. Quella di venerdì è stata indetta dall'Unione sindacale di base, sindacato che a Roma conta solo 172 aderenti. A consolare i passeggeri romani arrivano però due notizie: da un lato, il governo che sta proseguendo il lavoro per dare un giro di vite agli scioperi intervenendo sulla legge che li regola. Dall'altro, il disegno di legge popolare all'esame della Camera, con un'idea semplice eppure rivoluzionaria: risarcire i cittadini che subiscono gli scioperi dei trasporti locali.
Come funziona il rimborso
Nel disegno di legge popolare, presentato dietro 80.500 firme e fortemente voluto dalla Fit-Cisl, è scritto che chi subisce uno sciopero si vedrà sottratto dal costo degli abbonamenti – mensili o annuali – una somma pari alla parte del servizio di cui non ha usufruito per l'agitazione. Si tratta dunque di una sorta di credito che l'utente maturerà sul prezzo dell'abbonamento successivo, su base annuale o bimestrale a seconda della tipologia di abbonamento sottoscritto. A parlare del disegno di legge popolare è Giovanni Luciano, segretario generale della Fit Cisl: "Intendiamo ridurre il fenomeno degli scioperi indetti da sindacatini. Oggi queste agitazioni che non portano nulla ai lavoratori danneggiano i passeggeri ma paradossalmente sono un sollievo per i bilanci delle aziende. Dunque le aziende non sono incentivate a scoraggiarli".
Ogni azienda del trasporto pubblico locale, infatti, riceve un rimborso dallo Stato per ogni giorno dell'anno, anche quelli in cui ci sono gli scioperi. E in questi giorni, le aziende risparmiano sugli stipendi dei lavoratori e anche sulle spese di gestione dei mezzi (gasolio, elettricità, ecc..). Ecco perché nel ddl si chiede anche che lo Stato non versi i suoi aiuti alle aziende per i giorni di mancato servizio. Adesso si attende l'iter della legge in Parlamento, che non si preannuncia purtroppo breve. Sull'altro fronte, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio lavora a una legge che riveda la garanzia sugli scioperi. Si pensa di rendere legittimi solo quelli indetti dalla maggioranza dei delegati di un'azienda, ma si tratta di un passaggio delicato: in ballo ci sono diritti tutelati dalla Costituzione, e una mediazione tra diritti degli scioperanti e dei cittadini sarà fondamentale.