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Atac, chiude tre mesi la stazione Baldo degli Ubaldi: ancora disagi per i viaggiatori

La stazione Baldo degli Ubaldi rimarrà chiusa per ‘circa tre mesi’ a partire dal 18 ottobre. La metropolitana non effettuerà la fermata per consentire la revisione ventennale di scale mobili e ascensori, obbligatoria per legge. Ma se l’intervento è ovviamente necessario, ci si chiede perché la comunicazione abbia avuto così poco preavviso.
A cura di Natascia Grbic
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Baldo degli Ubaldi resterà chiusa per ‘circa tre mesi'. Lo ha annunciato Atac con dei volantini affissi nelle stazioni della metropolitana e con un annuncio sul suo sito. Si tratta di una comunicazione che arriva come un fulmine a ciel sereno per i pendolari, soprattutto per il breve preavviso: Baldo degli Ubaldi, infatti, cesserà di essere operativa a partire dal 18 ottobre. "Dal 18 ottobre, la stazione Baldo degli Ubaldi della linea A della metropolitana resterà chiusa per circa tre mesi per consentire lo svolgimento dell'attività di revisione ventennale di scale mobili e ascensori, attività obbligatoria in base alle vigenti norme sull'esercizio degli impianti di traslazione – dichiara in una nota l'azienda capitolina – I treni della metro A, quindi, transiteranno senza effettuare la fermata. La chiusura è necessaria per consentire lo svolgimento di lavorazioni complesse, garantendo la sicurezza delle maestranze e dei viaggiatori. Complessivamente saranno sottoposte a revisione 12 scale mobili e 7 ascensori. Atac si scusa per il disagio".

Chiusa per tre mesi Baldo degli Ubaldi, le alternative alla metro

Sul sito Atac sono indicate le alternative per i viaggiatori, che potranno usufruire del servizio metro utilizzando le stazioni di Cornelia e Valle Aurelia. Sarà inoltre potenziata la linea bus 490 che serve la tratta Tiburtina – Cornelia. La chiusura di Baldo degli Ubaldi sta già generando polemiche tra i viaggiatori, non solo perché già il servizio della Metro B è interrotto alle 21 in questo periodo per lavori, ma anche per il ritardo con il quale la comunicazione è stata data agli utenti. E sui social, è già rivolta: c'è chi minaccia addirittura di non pagare l'abbonamento vista la prossima chiusura della stazione.

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