Atac, campagna contro gli evasori del ticket: più controllori, nel 2016 126mila multe

È stata presentata questa mattina, alla presenza sindaca Virginia Raggi, dell'assessore alla Mobilità Linda Meleo e dell'amministratore unico di Atac Manuel Fantasia, la nuova campagna dell'azienda municipalizzata del trasporto pubblico nella capitale, contro l'evasione del biglietto. "Non farti riconoscere, paga il biglietto", lo slogan scelto da Atac per lo spot contro i ‘portoghesi' a cui partecipa un testimonial d'eccezione: l'attore a doppiate Francesco Pannofino.
Evasione del biglietto: 126.000 multe per 1,3 milioni d'incasso
Con l'occasione l'azienda ha presentato anche i numeri e i risultati della lotta all'evasione, con un primo confronto positivo nel primo bimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2017. "Nel 2016 il numero delle sanzioni ha raggiunto quasi le 126mila, a fronte delle quasi 100 mila dell’anno precedente, di cui 24.918 pagate entro i cinque giorni dalla contestazione, il 60% in più rispetto al 2015, con un incasso di oltre 1,3 milioni di euro", spiega Atac in una nota. Risultati possibili grazie all'aumento del personale impiegato nei controlli. Il tasso di evasione accertata è del 2,7% sulla metro e del 6,2% su bus e tram.
Task force antievasione: 150 controllori in più
Da gennaio 2017 sono ben 150 in più i controllori impiegati. La task-force antievasione in tutto è composta da 310 membri, tutti agenti di polizia amministrativa: tra cui 160 sono verificatori ‘a tempo pieno' ai quali, "da inizio del 2017 si sono aggiunti 60 ispettori del servizio di superficie, che svolgono attività di verifica in aggiunta ai normali compiti di regolazione e controllo del servizio, e 90 fra quadri e dirigenti, per un totale di 150 risorse, che hanno dato la disponibilità ad eseguire turni di controllo". A questi vanno poi aggiunti 75 addetti alla sorveglianza ai varchi di metro e ferrovie nelle stazioni. Nelle stazioni, i 310 verificatori sono affiancati da altri 75 addetti alla sorveglianza ai varchi delle linee metropolitane e ferroviarie che, pur non essendo ancora agenti di polizia amministrativa, costituiscono un deterrente per chi tenta di oltrepassare le barriere senza biglietto.