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Atac, aumentano gli abbondamenti mensili

Brutte notizie per i pendolari: nel piano industriale per Atac per il periodo 2015-2019 prevede pesanti aumenti delle tariffe e più ore di guida per gli autisti.
A cura di Valerio Renzi
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Domani l'assessore ai trasporti di Roma Capitale Guido Improta  presenterà in commissione la bozza del nuovo piano industriale per l'Atac, la municipalizzata comunale in profondo rosso. Il piano prevede una stangata del 10% per gli abbonamenti (un aumento di quello annuale da 250 a 280 euro e degli abbonamenti mensili da 35 a 38 euro; quelli scontati rimarrebbero invece invariati), mentre il prezzo del biglietto resterebbe a 1,50 euro. Taglio delle corse notturne del 25%, anche se parte del servizio per ora gestito da Roma Tpl sarà internalizzato, mentre il piano di razionalizzazione del trasporto di superficie, iniziato oggi e che terminerà in primavera, porterà ad una riduzione di alcuni milioni di chilometri di linee attualmente sovrapposti. Il risanamento coprirà il periodo tra il 2015 e il 2019 e sarà diviso in due fasi: la prima fino alla fine del 2016 consisterà nel risanamento e nella sostenibilità dei costi, l'altro servirà a consolidare gli obiettivi, consentire l'autofinanziamento e rendersi competitivi sul mercato. Ma le trattative tra vertici aziendali e Campidoglio sono in corso senza sosta per mettere a punto ogni più piccolo dettaglio e non fare figuracce.

Il piano anti crac dell'Atac

Il piano ipotizza inoltre il passaggio delle tre ferrovie regionali ad Atac, anche se in Regione si sono presentati con delle offerte interessanti Ratp e Ferrovie. A fare gola anche ai privati sono le linee Roma-Lido, Roma-Viterbo e Roma-Pantano. Il piano prevede sempre per il trasporto su ferro l'aumento delle tratte, a iniziare dall'arrivo della metro C, con un incremento nel periodo da qua fino alla fine del 2016 di poco meno di 16 milioni di vetture-km. Assieme agli utenti non sorridono neanche i lavoratori che vedranno aumentare le ore medie settimanali di guida da 32 a 36, un incremento della produttività media fino al 12,5%. Turni più lunghi anche per il settore della manutenzione che sarà però completamento internalizzata.

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