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Astucci, penne e matite colorate per la scuola: sequestrati 830mila articoli pericolosi

I militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 830mila articoli per la scuola potenzialmente pericolosi per la salute. Erano sprovvisti del marchio CE che ne indica la sicurezza. I finanzieri hanno scoperto due depositi ad Aprilia e Anagni e denunciato due persone per ricettazione, frode in commercio e introduzione e vendita di prodotti con marchi falsi.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto della Guardia di Finanza
Foto della Guardia di Finanza

Astucci, penne e matite colorate sono soltanto alcuni dei 830mila articoli per la scuola sequestrati dai militari della Guardia di Finanza di Roma. Il blitz è avvenuto nel territorio della provincia di Latina e di Frosinone, all'interno di due depositi clandestino di Aprila e Anagni e ha portato oltre che al sequestro, anche alla denuncia di due persone di nazionalità cinese, che dovranno risponderne all'Autorità Giudiziaria. I reati a loro carico sono quelli di ricettazione, frode in commercio e introduzione e vendita di prodotti con marchi falsi. Secondo quanto è emerso dai controlli svolti sul poto dai finanzieri, si tratta di merce contraffatta e potenzialmente nociva per la salute. Una quantità di articoli che una volta venduta avrebbe portato a un guadagno di un milione di euro in totale.

Materiale scolastico pericoloso per la salute

I sequestri sono scattati a seguito di alcuni controlli in strada, dove la Guardia di Finanza ha fermato un mezzo pesante che trasportava una grande quantità di materiale scolastico in direzione Roma. La merce scoperta era destinata ad essere venduta in una cartolibreria del centro storico della Capitale e a finire magari tra le mani di studenti bambini o adolescenti, rivelandosi un potenziale pericolo per la salute. All'interno del camion erano nascosti evidenziatori, penne, matite colorate, tubetti di colla senza il marchio CE che ne garantisce la sicurezza. I finanzieri sono poi risaliti ai due depositi, dove hanno rinvenuto il resto della merce.

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