Astici in vendita con le chele legate: titolare a processo per maltrattamento animali
Il titolare di un'esercizio commerciale all'interno del centro commerciale Roma Est andrà a processo con citazione diretta con l'accusa di maltrattamento di animali, per aver tenuto degli astici vivi sopra il ghiaccio triturato con le chele legate. La scelta del gup Clementina Forleo è arrivata la scorsa settimana. La notizia è stata riportata dal quotidiano la Repubblica. "Non potendo tale condotta considerarsi consuetudine socialmente apprezzata e provocando la stessa sicure sofferenze all'animale".
La denuncia contro il negoziante è stata avanzata da Walter Caporale, presidente dell'associazione Animalisti Italiani Onlus, che dopo aver documentato il trattamento degli animali ha incaricato i legali Donato Iacovino e Francesco Paolo Fornario di procedere. I legali nella loro richiesta hanno richiamato una recente sentenza di Cassazione.
Nel gennaio del 2017 è stata infatti confermata la condanna a un ristoratore della provincia di Firenze, accusato di maltrattamento di animali per tenere granchi e astici con le chele legate, in considerazione di un trattamento ritenuto affliggere sofferenza agli animali immotivatamente. “La condanna a carico del titolare del ristorante confermata dalla corte di Cassazione – scriveva la Lav – si fonda ormai su dati scientifici inconfutabili: i crostacei sono in grado di provare dolore e di averne memoria, modificando così il loro comportamento. Pertanto la detenzione di tali animali vivi a temperature prossime allo zero e con le chele legate configura un reato”.