Asili nido, Tar accoglie il ricorso dei genitori e boccia la riorganizzazione del comune
Da mesi genitori e educatori protestano contro la riorganizzazione degli asili nidi comunali voluta dal Campidoglio, che danneggerebbe sia gli insegnanti sia i piccoli alunni aumentando il rapporto tra bambini e educatori per classe. Oggi il tribunale amministrativo del Lazio ha dato ragione proprio ai genitori del Gruppo Zero-Sei che aveva presentato un esposto. "Il Tar ha accolto la richiesta di sospendere i nuovi modelli organizzativi imposti dal Comune di Roma. Sulla base di questa decisione del Tar – dicono i genitori – non potrà più essere applicato l'allegato D della deliberazione n°236 del 1/08/2014 nella parte in cui prevede, attraverso la mancata sostituzione della prima educatrice assente, l'eliminazione del rapporto numerico frontale 1/6 educatrici-bambini. Fatto che, di conseguenza, rende il nido un posto insicuro nel quale risulta impossibile attuare un progetto educativo di qualità. La decisione interessa anche le scuole materne nelle quali dovrà essere invece rispettato il rapporto numerico 1/25 previsto dalla legge".
Soddisfatti del risultato i due avvocati che hanno seguito il ricorso, Riccardo Roselli e Valentina Paiella, che hanno chiarito come "nel brevissimo periodo di applicazione della nuova normativa, siamo riusciti a raccogliere e a presentare al Tar un fascicolo con oltre 6.000 documenti, tra dichiarazioni e denunce dei genitori, oltre che tantissime comunicazioni delle educatrici di tutti i nidi di Roma e di molte scuole materne. Da tutti questi documenti, ottenuti con una richiesta di accesso agli atti fatta in tutti i Municipi di Roma, si evince chiaramente la sistematica violazione negli asili nido del rapporto numerico educatori/bambini, fissato per Roma in 1/6".