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Si mobilitano i lavoratori degli asili nido: rischio caos per il rientro in classe il 7 gennaio

Rientro a rischio caos il prossimo 7 gennaio negli asili nido della Capitale. I sindacati di base hanno indetto assemblee ed agitazioni contro la riorganizzazione del settore portata avanti del Comune di Roma. “Ci dispiace per eventuali disagi ma la situazione è gravissima”.
A cura di Valerio Renzi
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"Siamo stati costretti ad indire l'assemblea il primo giorno di servizio, dopo il periodo di vacanze natalizie, perchè la situazione è molto grave". Così in un comunicato Caterina Fida, rappresentate dei lavoratori della funzione pubblica per il sindacato Usb, annuncia l'agitazione sindacale per il 7 gennaio. Un'altra importante categoria di dipendenti comunali, il personale degli asili nido, entra così in agitazione: contro il salario accessorio e contro la riorganizzazione dei servizi che, denuncia l'Usb, "l'amministrazione ha deciso di proseguire unilateralmente".

"I nuovi modelli organizzativi cercano di tirare una coperta già corta – dichiara Fida – per coprire al massimo il servizio senza la possibilità (o comunque limitata a quello che sarà l'organico di diritto) di chiamare le supplenti. Questo porterà inevitabilmente ad avere molti bambini nei momenti dell'accoglienza e della restituzione con i problemi che ne conseguono. L'amministrazione cerca di far mandare giù questo rospo con il ricatto del pagamento del salario accessorio: passando infatti da un sistema di indennità a quello di un riconoscimento economico attraverso la produttività, hanno inventato un modo secondo il quale se sei produttivo sei pagato. Ma essere produttivi significa alzare di molto i carichi di un lavoro già tanto faticoso. Si è produttivi solo se si mostra disponibilità ad essere più flessibile, anticipando o posticipando l'orario di lavoro,se si è ligie ad applicare le griglie proposte dal dipartimento, se è alta la media dei bambini che la struttura riesce accogliere in propozione agli iscritti".

Protestano contro la riorganizzazione voluta dal Comune di Roma, ma anche contro i criteri di valutazione imposti e le condizioni di lavoro. Ma il personale degli asili nido non è indifferente ai disagi che potrà arrecare la mobilitazione ai genitori dei bambini, e così il sindacato chiede uno sforzo per comunicare i possibili disagi: "Molti non capiranno, sta però a voi spiegare le motivazioni ed avvisarli dove possibile ( attraverso i vostri contatti o affiggendo il volantino davanti ai nidi.) Non siete obbligate a questo perché la comunicazione dell'assemblea e del possibile disagio deve esser fatta dall'amministrazione", ma soprattuto le maestre ritengono "i genitori come alleati in questa battaglia di civiltà: difendiamo il nostro lavoro ma prima di tutto il benessere dei bambini e l'opportunità che avranno o meno di avere strutture educative e non solo meri luoghi di custodia"

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