Artisti contro lo sgombero di Lucha y Siesta: 600 lottatrici sui muri della città
Questa mattina i muri dei quartieri della Prenestina, del Quadraro, di Ostiense, di Trastevere e del centro storico si sono svegliati con i volti di 600 Luchadoras, le combattenti messicane diventate il simbolo della campagna a sostegno di Lucha y Siesta, la casa rifugio per le donne vittime di violenza che Atac e la sindaca Virginia Raggi vogliono chiudere e mettere all'asta. Centinaia di artisti hanno prestato le proprie matite dopo la call #drawthisinyourstyle dell'artista Rita Petruccioli. Sara Pichelli, Zerocalcare, Gipi, Zuzu, Davide Toffolo, LRNZ, Ale Giorgini, Samuel Spanò, Elena Casagrande, Gloria Pizzilli, Lorenza Di Sepio, Riccardo Guasco, Maicol&Mirco, Rita Petruccioli sono solo alcuni tra i nomi che hanno partecipato alla campagna.
Luchadoras per Lucha y Siesta: "Arte condanna politica di Raggi"
"Non è tanto la singola opera a emergere quanto il baluardo artistico che, con questa azione di guerrilla notturna, si innalza a difesa della casa delle donne del quartiere Tuscolano di Roma – scrivono gli artisti in un comunicato – È la terza volta nel giro di pochi mesi che il mondo dell’arte condanna, a modo proprio, la politica della sindaca Raggi nei confronti di Lucha y Siesta. A settembre 2019 abitazioni popolari e vari monumenti di Roma come il Pantheon, l’Altare della Patria e la bocca della Verità erano stati illuminati dalle proiezioni del #vendesiroma, un atto provocatorio e dissacratorio insieme, che in tanti cittadini avevano fotografato moltiplicando l’effetto sorpresa nel momento in cui al vendesi si era sostituito ‘Lucha y Siesta non si chiude. Compriamocela'. A dicembre artiste e artisti di tutta Italia hanno donato opere originali per l’Asta Matite per Lucha indetta dal comitato popolare Lucha alla città nato allo scopo di raccogliere fondi per acquistare lo stabile e restituire a Roma l’esperienza complessiva che Lucha rappresenta, oltre l’immobile in cui risiede. Ora questo lunghissimo muro immaginario, che unisce i quartieri di Roma in un abbraccio tra centinaia di combattenti diverse e afferma con forza che gli spazi delle donne vanno difesi".