Arbitro aggredito a San Basilio per aver sospeso la partita: preso a calci dopo caccia all’uomo
Un'altra aggressione ai danni di un arbitro si è verificata nella periferia di Roma, in quel di San Basilio. Un'altra pagina triste per la categoria, andata in scena precisamente al Campo Villa dei Massimi, lungo la via Portuense. Il tutto è avvenuto mentre era in corso lo spareggio della seconda categoria regionale tra la Polisportiva Giovanni Castello e il Tor Marancia, quando Daniele Pozzi, giovane arbitro di 27 anni, ha deciso di far rientrare le squadre negli spogliatoi prima della fine della partita, probabilmente a causa di alcune intemperanze da parte dei calciatori.
Da questa decisione si è scatenata una vera e propria caccia all'uomo, con il fischietto della sezione AIA di Roma 1 che è stato inseguito non solo dagli atleti, ma anche da alcuni tifosi presenti sugli spalti: l'uomo è stato riempito di calci e di pugni, prima di essere abbandonato a terra quasi privo di sensi. Il 27enne è stato poi soccorso e trasportato al San Camillo, dove dovrà restare per almeno dieci giorni. Un episodio che ha scioccato l'assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia, che ha espresso "piena solidarietà all'arbitro. È necessario – ha spiegato Frongia – convergere l’impegno delle istituzioni nella promozione, fin da piccoli, dei valori sani dello sport. Bisogna fare molto della propaganda per far diminuire il fenomeno".
Un altro arbitro aggredito a San Basilio
Sempre San Basilio l'anno scorso è stato teatro di un'aggressione ai danni di un arbitro di calcio. Un giovane fischietto era stato aggredito durante una partita dilettantistica giocata l'anno scorso tra la Virtus Olympia Roma San Basilio e l'atletico Torrenova 1986. Alcuni sostenitori avevano scavalcato la recinzione per irrompere negli spogliatoi, tutto a causa di una decisione arbitrale mal digerita. Anche in quel caso partì una lunga caccia all'uomo, chiusasi con il ritrovamento dell'arbitro, colpito ripetutamente a calci e pugni. L'uomo, un 24enne originario di Ciampino, era stato poi soccorso e trasportato in un ospedale nelle vicinanze, dove è stato sottoposto a controlli di vario genere.