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Arbitro aggredito a Roma, il giudice sportivo: “A San Basilio si giocherà a porte chiuse”

Il giudice sportivo ha emesso la sentenza nei confronti della società Virtus Olympia, per l’aggressione dell’arbitro Riccardo Bernardini, nello stadio Francesca Gianni di San Basilio, a Roma. Partite a porte chiuse, cinque punti di penalità, una multa da 5mila euro e l’obbligo di risarcimento nei confronti del direttore di gara.
A cura di Alessia Rabbai
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Riccardo Bernardini
Riccardo Bernardini

Partite a porte chiuse, cinque punti di penalità, una multa da 5mila euro e l'obbligo di risarcimento nei confronti del direttore di gara. Questa la decisione del giudice sportivo nei confronti della Virtus Olympia per l'aggressione all'arbitro Riccardo Bernardini. Il 24enne di Ciampino è finito in ospedale preso a calci e a pugni lo scorso 11 novembre, dopo una partita amichevole tra la Virtus Olympia Roma San Basilio e l'atletico Torrenova 1986 nello stadio Francesca Gianni di San Basilio, a Roma. A ferirlo gravemente alcuni ultras che hanno scavalcato il cancello e lo hanno raggiunto negli spogliatoi e lo hanno picchiato. L’arbitro è stato poi soccorso e trasportato in  autoambulanza al Policlinico Umberto I di Roma, dov'è rimasto ricoverato fino al 23 novembre scorso, con la diagnosi di trauma cranico e varie contusioni.

Secondo quanto si apprende, la squadra potrà comunque proseguire a disputare le partite e non verrà esclusa dal campionato, come recita il codice Codice di Giustizia Sportiva "la responsabilità delle società per i fatti compiuti dai propri sostenitori, è, infatti, differente rispetto ai casi di responsabilità oggettiva per fatti compiuti da propri tesserati". I match, tuttavia, fino a maggio, si svolgeranno senza pubblico sugli spalti.

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