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Andrea Muzii vincitore dei campionati mondiali di memoria: “Memorizzo 572 cifre in cinque minuti”

Due record mondiali ai campionati della memoria per il ventenne romano Andrea Muzii. Il giovane ha memorizzato 35 mazzi e 9 carte in un’ora e 572 cifre in cinque minuti, ottenendo l’ambito titolo a Zhuhai, in Cina. “Siamo atleti – ha raccontato a Fanpage.it – ci alleniamo intensamente diverse ore al giorno”.
A cura di Redazione Roma
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Andrea Muzii ha vinto il titolo ai campionati mondiali di memoria a Zhuhai, in Cina. Vent'anni, studente di Medicina, ha viaggiato da Roma al continente Asiatico portando l'Italia in vetta alla classifica con ben 8.170 punti battendo circa 170 concorrenti arrivati da tutto il pianeta. Si tratta di competizioni che riguardano dieci discipline tra cui immagini, carte da gioco, numeri, volti, nomi e parole, memorizzando più informazioni possibili nel minor tempo possibile. Punteggi che si sommano per ottenere un risultato, proprio quello che ha concesso ad Andrea di conquistare l'ambito traguardo.

Andrea Muzii memorizza 572 cifre in 5 minuti

"Siamo "Memory Athlets" ossia atleti della memoria" ha spiegato il giovane, intervistato da Fanpage.it, parlando del suo duro allenamento quotidiano che "prevede anche diverse ore di massima concentrazione e che diventa stancante anche dal punto di vista fisico". Andrea in particolare ha ottenuto il record mondiale in due delle dieci discipline in gara: la prima riguarda la memorizzazione di più mazzi possibili in un'ora, in cui ne ho memorizzati 35 e 9 carte, mentre il mio secondo record mondiale è nella disciplina dei numeri, con 572 cifre memorizzate in cinque minuti.

Come si allenano i "Memory Athlets"

Andrea ha raccontato in cosa consiste l'allenamento, che essenzialmente è una simulazione delle discipline previste in gara. "Spesso uso il computer per memorizzare una serie di numeri" ha spiegato, chiarendo che "la base di tutte le tecniche di memoria è quella di convertire le informazioni stratte in immagini, di sfruttare la memoria visiva che è la più potente che abbiamo e di creare associazioni tra le informazioni e contestualizzarle".

Articolo a cura di Alessia Rabbai e Simona Berterame

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