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Amatrice dedica una statua a Camilla, il cane-eroe del terremoto

Il 23 agosto prossimo sarà inaugurato il monumento dedicato al border collie dei vigili del fuoco, deceduta lo scorso giugno cercando un disperso. Il suo contributo era stato fondamentale per ritrovare alcuni abitanti del comune in provincia di Rieti dopo il sisma del 2016.
A cura di Ida Artiaco
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È diventata famosa per il suo coraggio, che l'ha portata addirittura a morire pur di salvare la vita di altri. Per questo a Camilla, il cane-eroe morto mentre cercava un disperso, Amatrice ha deciso di dedicare un monumento che sarà inaugurato nel Giardino degli Alberi il prossimo mercoledì 23 agosto. Il border collie dei vigili del fuoco è in realtà morta a giugno durante un intervento in cui stava cercando una persona a Bergeggi, Savona. Ma nel piccolo comune in provincia di Rieti tutti la ricordano perché ha contribuito a trovare tanti abitanti sotto le macerie, subito dopo le scosse del terremoto che ha colpito il Centro Italia esattamente un anno fa.

La sua statua diventerà, come sottolinea l'amministrazione comunale, il simbolo di "tutti gli animali impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso" successive al sisma dello scorso agosto. Sarà presente alla cerimonia di inaugurazione anche Nicola Ronga, il padrone della cagnolina, che l'aveva accompagnata ad Amatrice in occasione del disastro. "È dura per me tornare ad Amatrice senza di lei – ha dichiarato – tutte queste manifestazioni di affetto e stima non possono che farmi piacere. Da quando ho perso Camilla non mi sono mai tirato indietro se qualcuno mi chiedeva di raccontare del nostro lavoro. Ho ricevuto tantissimi messaggi e ho percepito la gratitudine della gente". Non mancherà neppure il responsabile tecnico del nucleo cinofilo dei vigili del Fuoco ligure, Rocco Tufarelli. Per i pompieri, con i quali ha lavorato per ben sette anni, Camilla era molto più di una mascotte, un vero e proprio eroe a quattro zampe.

La cagnolina è morta lo scorso giugno a nove anni mentre cercava un padre di famiglia, scomparso, nel savonese, scivolando improvvisamente in una zona impervia. Nonostante le ferite, Camilla ha continuato la sua missione, cercando di portare a termine quanto le era stato assegnato, fino a quando non ha perso i sensi, stremata. È deceduta quattro giorni più tardi a causa delle lesioni interne. La sua è stata una vita trascorsa in giro per l’Italia e al servizio degli altri, tra missioni di recupero e salvataggio, da Amatrice al crollo della palazzina di Arnasco a numerose ricerche di persone scomparse o in difficoltà.

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