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Ama, la sindaca Raggi nomina il nuovo Cda: Luisa Melara presidente, Paolo Longoni ad

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione di Ama, municipalizzata che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti nella Capitale. La nuova presidente è l’avvocato Luisa Melara: sarà affiancata dal commercialista Paolo Longoni, nominato nuovo amministratore delegato della società, e dal consigliere Massimo Ranieri.
A cura di Redazione Roma
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Ama spa, la municipalizzata che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti a Roma, ha un nuovo Consiglio di amministrazione. La sindaca Virginia Raggi ha infatti firmato l’ordinanza di nomina dei componenti del nuovo Cda, formato da tre membri. La nuova presidente di Ama è l'avvocato Luisa Melara: sarà affiancata dal commercialista Paolo Longoni, nominato nuovo amministratore delegato della società, e dal consigliere Massimo Ranieri, geologo di Lanciano e presidente della Eco.Lan spa. Saranno dunque loro a guidare l'azienda, la più grande in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali. Socio unico di Ama è il Comune di Roma, detentore dell'intero capitale sociale. L'azienda ha oltre 7.500 dipendenti e serve un bacino di utenza di quasi tre milioni di persone.

Il nodo del bilancio 2017

Il precedente Cda era stato azzerato nel febbraio di quest'anno, dopo dissidi legati al bilancio per l'esercizio 2017, ancora non approvato. La motivazione ufficiale fornita dal Comune erano stati i disservizi e il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma secondo l'ex presidente e amministratore delegato Lorenzo Bagnacani, un tempo vicino al MoVimento 5 stelle, il suo allontanamento sarebbe stato determinato dalla sua volontà di non chiudere il bilancio 2017 in rosso come gli avrebbe chiesto la sindaca: "Sono stato allontanato per non essermi piegato a delle richieste che reputavo assolutamente non conformi. Ho rispettato le regole anche davanti al rischio di essere cacciato", aveva rivelato l'ex manager di Ama in un'intervista. Sulla vicenda delle presunte pressioni a Bagnacani per l'approvazione in rosso del bilancio – al centro della vicenda l'iscrizione a bilancio di un debito di 18 milioni di euro del Comune nei confronti di Ama – la sindaca aveva invece affermato: "Non consento di dire a nessuno di dire che io volevo approvare il bilancio in rosso, ma dobbiamo approvarlo in maniera veritiera e corretta. Se il bilancio è in attivo i dirigenti di Ama prendono premi a pioggia e non è giusto che prendano premi se la città non è pulita".

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