Alvito, due pensionati morti. Uno dei feriti: “Si è sentito come un boato, quel muro ha volato”

Franco Zeppieri è ancora sconvolto per quanto accaduto. "E' stato un attimo, un istante, il destino ha voluto così", ripete dal suo letto di ospedale. L'uomo, 69 anni, si è salvato. Ha riportato ferite al piede e forse qualche frattura alla gamba. Chi era con lui, il cognato, Guido Albassi, e Carlo Diana, 70 e 72 anni rispettivamente, sono morti, schiacciati dai blocchetti di cemento di un muro di cinta di un fienile di Alvito, Frosinone, crollato a causa del vento fortissimo. Un quarto uomo, il fratello di Diana, Vincenzo, è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Sora. Zeppieri e Albassi si erano recati dai Diana per prendere un po' di fieno: "Mi disse: ‘trovami un po' di fieno, di erba medica buona'. I Diana mi hanno detto ‘noi ce ne abbiamo tanta, vieni, te la vedi, se ti piace te la prendi'. Stamattina Guido mi ha chiamato vero le 8 e un quarto e mi ha detto ‘andiamo'. Dovevamo solo caricare un ballone di fieno, il destino ha voluto così".
Zeppieri ricorda la tragedia: "Dovevamo solo caricare del fieno"
La tragedia è avvenuta in un fienile di proprietà dei Diana. "Siamo arrivati là e abbiamo cominciato a chiacchierare, a dire cavolate. ‘Prendiamo il fieno e poi andiamo', ho detto. E poi: ‘Vincè se hai un po' di granturco, dammelo. Leviamoci sotto da queste lamiere, che sono pericolose. Ho detto ‘caricatemi quello, due tre balloni'. Diana ha risposto: ‘Franco per te…'. Il tempo di dire quelle parole ed è venuto tutto il muro giù", ricorda il signor Zeppieri. "Io mi sono salvato perché stavo addosso al muro. I blocchetti che mi sono venuti sopra li ho levati, mi sono alzato facendo forza su le mani, e poi mi sono accorto che mi sono fatto male al piede", racconta ancora ai microfoni di Fanpage.it.
"Si è sentito come un boato, il muro è volato proprio, è volato. Se fosse solamente caduto mio cognato non lo prendeva, stava a tre metri, non poteva arrivare fin là. I blocchetti l'hanno travolto in pieno. Ho sentito un boato e ci siamo trovati tutti lì in mezzo. Io mi sono salvato, ma mio cognato, Guido Albassi, non c'è più", la testimonianza di Zeppieri.