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Alessandro è il primo detenuto in Italia a conseguire un dottorato di ricerca in carcere

Oggi Alessandro L., 46 anni, è stato premiato nell’ambito della prima edizione del premio nazionale ‘Sulle ali della libertà’, un riconoscimento promosso e ideato dall’Associazione Isola Solidale (in collaborazione con Agenzia Comunicatio) che a Roma, da oltre 50 anni, accoglie i detenuti  che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica.
A cura di Enrico Tata
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Alessandro L., 46 anni, è stato il primo detenuto italiano a conseguire un dottorato di ricerca senza mai lasciare il carcere. Dalla sua cella di Rebibbia, Roma, ha ottenuto il titolo di dottore in Sociologia e Scienze applicate dell'università La Sapienza con uno studio dal titolo: "Rieducazione, formazione e reinserimento sociale dei detenuti. Uno studio comparativo ed etnografico dei detenuti rientranti nella categoria «Alta sicurezza» in Italia: percorsi di vita, aspettative, e reti sociali di riferimento". Alessandro, in carcere dal 1995, ha conseguito anche la laurea in Sociologia sempre presso la Sapienza nel 2013.

Per questi risultati oggi è stato premiato nell'ambito della prima edizione del premio nazionale ‘Sulle ali della libertà', un riconoscimento promosso e ideato dall'Associazione Isola Solidale (in collaborazione con Agenzia Comunicatio) che a Roma, da oltre 50 anni, accoglie i detenuti  che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica.

"E' una bella iniziativa la vostra. Il 95 per cento dei detenuti italiani proviene da uno strato socio-culturale basso, entra in carcere con la licenza di scuola media inferiore. Questo dà una limitata visione sul vivere civile e responsabile. Il detenuto che in carcere studia e impara un mestiere si troverà messo davanti ad una realtà  socio culturale di cui ignorava l'esistenza e quando sarà  libero non riuscirà  più a parlare con i vecchi amici, capendo che il modo in cui si è comportato era sbagliato", ha detto Alessandro nel corso della premiazione.  "La detenzione serve all'individuo che ha commesso un crimine; dico ai detenuti: studiate, apprendete, migliorate la vostra esistenza per un futuro migliore", ha concluso.

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