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Albano Laziale, voti in cambio di posti di lavoro: inquisito consigliere di maggioranza

Nei guai un consigliere comunale di maggioranza di Albano Laziale (Castelli Romani), dove il 15 giugno scorso è stato riconfermato il sindaco dem Nicola Marino. L’uomo è accusato di concorso in corruzione elettorale, secondo la procura della Repubblica di Velletri in concorso con altri avrebbe pilotato 40 assunzioni in cambio di voti.
A cura di Valerio Renzi
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Nei guai un consigliere comunale di maggioranza di Albano Laziale (Castelli Romani), dove il 15 giugno scorso è stato riconfermato il sindaco dem Nicola Marini. L'uomo è accusato di concorso in corruzione elettorale, secondo la procura della Repubblica di Velletri che ha dato mandato ai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo di perquisire e sequestrare le sedi delle aziende Vosca Ambienti e Servizi spa e Job Italia spa. Da quanto si apprende le indagini avrebbero appurato come alcuni esponenti della maggioranza in consiglio comunale, avrebbero pilotato l'assunzione di 40 persone, tutte a tempo determinato, tramite l'agenzia di lavoro interinale Job Italia, in cambio di voti. Le persone in questione sarebbero poi tutte state assunte dalla Vosca Ambienti e Servizi, che si occupa della raccolta e dello smaltimenti dei rifiuti nei comuni di Velletri, Albano e Anzio, oltre che ovviamente di Albano Laziale. Secondo gli investigatori i voti così raccolti avrebbero addirittura fatto la differenza al ballottaggio, portando così nuovamente Marini a Palazzo Savelli.

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