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A lezione dentro bolle trasparenti: la proposta di un liceo di Roma

Una didattica in presenza dentro a confortevoli bolle trasparenti, per permettere agli studenti di seguire le lezioni al sicuro dal rischio di contagio da coronavirus e come alternativa possibile al distanziamento dei banchi e del plexiglas, per far fronte alla carenza di spazio degli Istituti scolastici. L’idea arriva dal liceo J.F Kennedy di Roma e sta suscitando l’interesse di decine di scuole in tutta Italia.
A cura di Alessia Rabbai
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(Dada-Logica)
(Dada-Logica)

A lezione dentro bolle trasparenti. È la proposta del liceo J.F.Kennedy di Roma, in vista del ritorno degli studenti sui banchi di scuola. L'idea nasce con Dada-Logica e ha come obiettivo quello di rinnovare gli spazi interni ed esterni. Dal Liceo Scientifico di Trastevere dove hanno girato la webserie ‘Skam Italia', arrivano due idee, oltre all'esame di maturità all'aria aperta, con studenti e professori sotto a gazebo, le cosiddette ‘Bubble', che permetteranno agli alunni di tornare a scuola, partecipando in presenza alle lezioni, ma in totale sicurezza e ‘guardando il cielo'. Una soluzione che si pone come alternativa al distanziamento dei banchi e all'uso del plexiglas, misure volte al contenimento dei contagi di coronavirus, per far fronte alla carenza di spazi. Una proposta quella delle bolle trasparenti che ha suscitato l'interesse di dirigenti scolastici e professori di decine di scuole in tutta Italia, che si sono dichiarati interessati ad adottarle.

La sperimentazione nella scuola San Giuseppe Casaletto

A Roma ha già aderito all'iniziativa delle lezioni nelle bolle trasparenti la scuola primaria San Giuseppe Casaletto, nella Valle dei Casali, dove già da tempo sono state inserite delle innovazioni alla didattica, con una maggiore attenzione alle attività all’aperto, come ad esempio la cura dell’orto didattico. Nell'Istituto Comprensivo inoltre si usano spazi morbidi, per permettere ai bambini di sedersi comodamente a leggere e pensare. "Una didattica che si basa su un modello di apprendimento che vede il bambino imparare attraverso il proprio corpo, in contatto con l'ambiente esterno, nell'ottica di una struttura pensata in funzione dell'alunno e non di un alunno che deve adeguarsi all'edificio – ha spiegato contattata da Fanpage.it la professoressa Lidia Cangemi, dirigente del liceo J.F. Kennedy e a capo del Comitato scientifico – Quella che partirà alla San Giuseppe Casaletto sarà una sperimentazione, pensata per le scuole primarie ma che, con gli opportuni adattamenti, potrà essere estesa a tutte le scuole di ogni ordine e grado".

Come funzionano le bolle trasparenti per le scuole

Le bolle trasparenti pensate per le scuole sono uno strumento che permette di svolgere una didattica in presenza in sicurezza all'aperto ma allo stesso tempo, al riparo dagli agenti atmosferici. Si tratta appunto di maxi bolle, provviste di ricambio d’aria e temperature interne ottimali, in modo tale da restare fresche d'estate e calde d'inverno. A disposizione degli studenti un ambiente unico e stimolante. Il progetto è stato possibile grazie alle sperimentazioni già in atto da anni nelle scuole secondarie Dada (Didattica per Ambienti di Apprendimento). Tutti gli spazi della scuola primaria Dada-logica sono infatti ripensati e rimodulati per diventare veri e propri luoghi di apprendimento flessibili, creativi, colorati e funzionali.

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