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AK-47, pugnali e pistole: scoperto arsenale a Magliana, le armi erano destinate alla vendita online

Tutte le armi non erano state denunciate ed erano pronte per essere vendute illegalmente. Tra gli oggetti sequestrati, anche materiale in dotazione alle forze dell’ordine nazionali ed estere. Gli agenti della Polizia di Stato hanno sequestrato tutto ciò che c’era nel box e hanno denunciato due uomini.
A cura di Natascia Grbic
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Manette a fascetta, giubbotti antiproiettile, sfollagente tonfa, telescopici, calci per armi lunghe come i fucili AK, blocchi percussori per pistole Glock, pugnali di vario tipo, tra cui anche il Karambit. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Paolo hanno scoperto un vero e proprio arsenale in un box a Magliana, alla periferia di Roma. A quanto si apprende, erano destinate alla vendita, anche online. I due titolari del box però, non avevamo nessuna autorizzazione per poter vendere le armi. Una violazione molto grave dato che ogni arma deve essere tracciata e registrata. Entrambi sono stati denunciati per fabbricazione e commercio non autorizzato di armi. La perquisizione dei poliziotti è scattata in seguito a una segnalazione: e nel box, in effetti, gli agenti hanno trovato tantissime armi in procinto di essere spedite.

Scoperto arsenale a Magliana, denunciati 2 uomini

Una parte della merce è stata sequestrata perché in vendita senza autorizzazione e perché poteva essere utilizzato per l'armamento delle forze armate nazionali ed estere. Un'altra parte – armi comuni o parti di esse, come i manici dei fucili – perché ne è vietata la vendita online. Sempre nello stesso box sono state trovate moltissime munizioni di vario calibro: quasi 2mila, di cui alcune da guerra. Sono stati rinvenuti quasi cinque chili di polvere da sparo per ricaricare le munizioni. Quest'ultime non erano destinate alla vendita online, ma il fatto non è stato ritenuto in ogni caso meno grave: nessuna di queste armi era stata denunciata. Non potevano essere detenute, figuriamoci vendute sul web. E così entrambi gli uomini titolari del box sono stati denunciati e nei loro confronti è stato avviato un procedimento inibitorio in materia di armi.

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