Aggressione sulla Roma-Lido. Un testimone: “Gli aggressori inneggiavano al fascismo”
Sono circa le 21.30 del 31 ottobre 2018. Su un vagone della ferrovia Roma-Lido all'altezza della stazione di Casal Bernocchi, due uomini di origini slave, insultano e picchiano brutalmente un ragazzo indiano. Nella colluttazione rimane ferita anche una donna intervenuta per sedare la lite. La scena è stata documentata da una passeggera, che ha filmato di nascosto dagli insulti fino al pestaggio. Il filmato è stato poi postato da David, anche lui presente su quel vagone, sulla propria bacheca Facebook ed ha superato le 700mila visualizzazioni e le 11mila condivisioni.
"Mezz'ora di performance condita di saluti romani, inni al Duce, deliri razzisti contro neri stupratori, violenti e assassini – scrive David su Facebook – il viaggio finisce con un ragazzo che, dopo aver subìto senza reagire aggressioni verbali per tutto il tragitto, viene picchiato, solamente perché indiano". Sotto al suo post gli utenti si sono scatenati con una pioggia di commenti, non tutti positivi. "Mi scrivono che il fascismo non c'entra nulla perché i due aggressori parlano slavo – ci racconta David al telefono – ma prima di aggredire quel povero ragazzo parlavano perfettamente italiano e non hanno fatto altro che urlare frasi razziste e fasciste". E in effetti l'origine che i due aggressori siano originari dell'Est Europa non è certo una ragione sufficiente a scartare l'origine razzista dell'aggressione: in Polonia, Ucraina, Romania, Ungheria e non solo crescono partiti e movimenti neofascisti e neonazisti. "Erano visibilmente ubriachi, è vero – aggiunge David – ma non può essere questa una giustificazione per un episodio del genere. Tanti ragazzi ucraini mi stanno scrivendo in privato e mi hanno confermato che all'inizio del filmato uno dei due urla delle frasi razziste al ragazzo indiano."
Il giovane indiano, che si trovava sul vagone insieme alla moglie, ha provato a difendersi come ha potuto dai colpi, ma è finito subito a terra dopo aver ricevuto un violento cazzotto sul viso. Ferita al volto anche un connazionale dei due aggressori che ha provato a fermare l'aggressione: "Non credo sia stata colpita volontariamente da un pugno o qualcosa del genere – spiega ancor a- ma piuttosto potrebbe aver rimediato un colpo sul viso nel parapiglia generale". Dopo la violenta aggressione il treno si è fermato ed entrambe le persone rimaste ferite sono state portate via in ambulanza. I due protagonisti dell'aggressione sono scappati subito dal vagone ma sarebbero già stati identificati dalle forze dell'ordine.