35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Addio all’urbanista Giuseppe Campos Venuti, “un bolognese di Roma”

Morto a 93 anni l’urbanista Giuseppe Campos Venuti. Da adolescente entrò nella Resistenza con il nome da battaglia ‘Bubi’. La città di Roma, ricorda l’ex sindaco Veltroni, gli deve molto perché fu il primo consulente per il piano regolatore del 2008.
A cura di Enrico Tata
35 CONDIVISIONI
Giuseppe Campos Venuti
Giuseppe Campos Venuti

Si definiva "un bolognese di Roma", Giuseppe Campos Venuti, urbanista scomparso a 93 anni. La città di Roma gli deve molto, ricordano l'ex sindaco Walter Veltroni e il suo ex assessore all'Urbanistica Roberto Morassut, perché fu il primo consulente del piano regolatore approvato nel 2008. "Grazie alla sua ispirazione disciplinare Roma ha avuto dopo cento anni un piano urbanistico moderno, nel quale si sono poste le condizioni per il superamento delle fratture tra centro e periferia e per recuperare quello che egli stesso definì il ‘limite genetico' di Roma e di altre città d'Italia: l'assenza di una forte rete di trasporto pubblico e la necessità di restituire una forte rete di metropolitane e ferrovie urbane. Roma deve molto all'impegno e all'elaborazione di Giuseppe Campos Venuti. Le sue idee, la sua visione se realizzate e debitamente attuate potranno portare la Capitale a diventare una metropoli moderna", ricordano Veltroni e Morassut.

Partigiano da ragazzo con il nome da battaglia ‘Bubi'

Giuseppe Campos Venuti nacque a Roma il 3 agosto 1926 e da adolescente entro nella Resistenza. Il suo nome da battaglia è ‘Bubi'. Militante nel Partito Comunista Italiano, si candidò come consigliere comunale nel 1960 a Roma e poi andò a Bologna dove diventò assessore all'Urbanistica. La sua scomparsa "lascia un grande vuoto nella cultura urbanistica e civile non solo del nostro Paese. Già dai primi anni del secondo dopoguerra la capacità di combinare sapientemente l’energia del militante, il carisma del docente universitario e il talento del pianificatore lo hanno reso protagonista, al tempo stesso potente e poliedrico, del dibattito urbanistico. In questo modo egli ha saputo interpretare in modo originale la vocazione riformista delle generazioni di amministratori, progettisti e cittadini che hanno attraversato la nostra storia repubblicana. L’Istituto Nazionale di Urbanistica, che può vantarsi di averlo avuto come dirigente, Presidente nazionale e Presidente Onorario, ne piange la scomparsa e s’impegna a custodirne l’eredità intellettuale e a diffonderne l’insegnamento", il ricordo del presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Michele Talia.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views