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Daniele Cestra: in carcere per omicidio è accusato di essere diventato un serial killer di detenuti

Il gup ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniele Cestra, il 41enne accusato di aver ucciso due suoi compagni di cella quando si trovava in carcere a Frosinone. L’uomo, che l’accusa ritiene essere un serial killer, avrebbe simulato il suicidio dei due uomini, ma secondo la perizia sono stati entrambi strangolati.
A cura di Natascia Grbic
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Il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio Daniele Cestra, 41enne di Sabaudia anche noto come ‘il serial killer di Frosinone‘. Due omicidi accertati secondo l'accusa, altri due sospetti e uno non riuscito: se l'impianto accusatorio venisse confermato, ci troveremmo di fronte a un caso di omicidio seriale cui in Italia non siamo affatto abituati. A riportare la notizia è la Repubblica. La prima udienza è fissata per il prossimo 16 dicembre davanti la Corte d'Assise del Tribunale di Frosinone. A Cestra è stata negata la perizia psichiatrica: avrebbe quindi commesso questi reati in perfette condizioni di intendere e di volere. Gli omicidi di cui è accusato sono due: entrambi gli uomini morti erano suoi compagni di cella. Per farla franca avrebbe simulato un suicidio. Che, però, ha insospettito qualcuno.

Prima di andare in carcere, Daniele Cestra aveva commesso reati minori, per lo più piccoli furti. Poi un giorno di sei anni fa, durante l'irruzione nell'abitazione di un'anziana a Borgo Montenero a San Felice Circeo, si è trovato una donna davanti. Una signora di 81 anni che si è spaventata e ha iniziato a urlare. Cestra l'ha colpita in testa con una pala e poi si è dato alla fuga con alcuni oggetti di nessun valore che aveva rubato nell'abitazione. C'è voluto poco tempo perché i carabinieri capissero chi era stato a uccidere la signora Anna Vastola e arrestarlo. Ed è stato quindi rinchiuso nel carcere di Frosinone con una condanna di diciotto anni da scontare. E qui sono cominciare alcune ‘coincidenze' che hanno messo in allarme le forze dell'ordine. Nell'agosto 2016 il compagno di cella del 41enne, Giuseppe Mari, fu trovato impiccato. Il fatto è che pochi mesi prima si ‘era impiccato' anche il precedente compagno di cella di Cestra, Pietropaolo Bassi. Così, è stata aperta un'inchiesta. Il gup non ha dubbi: Cestra prima li ha strangolati e poi lo ha uccisi. Il rito abbreviato è stato negato dal giudice dopo aver letto le perizie. Il che vuol dire che gli indizi di colpevolezza sarebbero molto gravi. Cestra attende il verdetto nel carcere di Terni.

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