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Accoltellò cuoco e vigilantes ad Eataly, ex dipendente condannato a 6 anni

Con rito abbreviato il gup del tribunale di Roma Costantino De Rubbio, ha condannato oggi a sei anni e quattro mesi di reclusione Hossieni Sharif, accusato di tentato omicidio con premeditazione. L’uomo lo scorso 30 ottobre accoltellò due persone all’interno di Eataly a Ostiense.
A cura di Va.Re.
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Con rito abbreviato il gup del tribunale di Roma Costantino De Rubbio, ha condannato oggi a sei anni e quattro mesi di reclusione Hossieni Sharif, accusato di tentato omicidio con premeditazione. L'uomo lo scorso 30 ottobre accoltellò due persone all'interno di Eataly a Ostiense. L'uomo, un venticinquenne di origine afgana con un permesso di soggiorno come rifugiato politico, colpì con un arma da taglio davanti ai clienti, prima il cuoco di uno dei ristoranti, Fabio Nitti, e dopo una delle guardie giurate che aveva tentato di fermarlo. Dentro lo store dedicato al cibo italiano clienti e lavoratori vissero momenti di vero e proprio panico.

L'afgano, un ex dipendente che secondo i suoi racconti sarebbe stato vessato dallo chef che dirigeva la cucina dove lavorava, è stato giudicato da una perizia psichiatrica affetto da una psicosi di tipo paranoideo. Proprio per questo ora il giudice dovrà decidere con la sua compatibilità o meno con il regime carcerario. L'avvocato del rifugiato, Piero Vinci, ha deciso di rimandare ogni commento aspettando le motivazioni della sentenza, limitandosi a rimarcare come i giudizio espresso dal rito abbreviato a riconosciuto la parziale incapacità d'intendere e di volere del suo cliente.

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