Accoltella una trans al cuore, ora è indagato anche per la morte di un 20enne. Nel 2002 bruciò un amico
Emanuele V., già fermato per l'omicidio di una transessuale romena all'Eur, è ora indagato anche per l'omicidio di un 20enne magrebino, ucciso e abbandonato in zona Ponte Mammolo a Roma. Il pm ha chiesto al gip la convalida del fermo per il trentacinquenne. Secondo gli inquirenti l'indagato avrebbe compiuto i due assassini nel giro di sole ventiquattro ore, entrambi realizzati con le stesse modalità: una coltellata al cuore inferta con un piccolo pugnale.
Nel 2002 avrebbe tentato di dare fuoco a un amico
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, nel 2002 il giovane, residente a Ostia, aveva tentato di dare fuoco a un suo amico fuori da un pub. Solo perché qualcuno aveva messo in dubbio l'eleganza dei suoi comportamenti. Ora, a distanza di quasi 15 anni da questo episodio, è accusato di duplice omicidio. Tra l'altro, hanno accertato gli investigatori, quando avrebbe commesso i due delitti sarebbe dovuto essere invece nella sua abitazione agli arresti domiciliari. Adesso, in attesa della convalida del fermo, si trova in carcere al Regina Coeli, accusato della morte di Laurentio Ursaru, la trans trovata morta nel parco del Turismo all'Eur dietro al Palazzo della Civiltà Italiana. Per la polizia avrebbe ucciso anche un ragazzo magrebino, sempre con un colpo diretto al cuore. Agli inquirenti ha ammesso di aver aggredito la trans, ma ha negato di avere avuto a che fare con la seconda vittima, raccontando di solo di aver comprato e consumato con lui della droga, ma nient'altro.