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A Roma una strada per Elio Toaff, Rabbino Capo e combattente della Resistenza

Sarà inaugurata domani una via dedicata a Elio Toaff, Rabbino Capo di Roma dal 1951 al 2001 e figura storica della capitale. Alla cerimonia parteciperanno la sindaca Virginia Raggi, la presidente della Comunità Ebraica Ruth Dureghello e il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni. “Testimonianza di ammirazione e gratitudine”.
A cura di Natascia Grbic
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Domani alle 9 sarà inaugurata una via per Elio Toaff, Rabbino Capo di Roma dal 1951 al 2001. La strada che prenderà il nome dell'uomo si trova su via del Tempio, nella parte compresa tra via Catalana e via del Portico di Ottavia. All'inaugurazione sarà presente la sindaca Virginia Raggi, la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni. L'evento, che avrà inizio alle 9 del mattino, è un chiaro omaggio a una figura storica che ha lottato durante la Resistenza e che per anni ha rappresentato un pilastro per la comunità ebraica di Roma. Considerato la massima autorità spirituale e morale ebraica in Italia dal secondo dopoguerra sino ai primi anni duemila, Toaff si è spento a Roma nel 2015, a 100 anni. "Rav Elio Toaff con i suoi 50 anni di rabbinato a Roma ha segnato un'epoca, ha guidato la ricostruzione faticosa dopo la Shoà, ha dato speranza, forza e dignità all'ebraismo romano". Queste le parole di Riccardi Di Segni per ricordare Toaff, che domani avrà la sua targa impressa per sempre nelle vie della città di Roma.

Una via dedicata a Elio Toaff, Raggi: "Ha reso migliore il nostro paese"

"Siamo orgogliosi e felici di dedicare a Elio Toaff questa via di Roma nel cuore dell'antico quartiere ebraico – ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi, da sempre vicina alla Comunità Ebraica – Toaff è stato un grande uomo che ha contribuito a rendere migliore la nostra città e il nostro Paese. La strada che gli dedichiamo è un segno, una testimonianza della nostra gratitudine e ammirazione". "Quella di Elio Toaff è stata una figura straordinaria di questo Paese – spiega Ruth Dureghello – Sin da giovane quando aderì alla Resistenza e poi per oltre cinquant'anni come Rabbino Capo di Roma ha saputo rappresentare i valori ebraici nella società italiana contribuendo a far rinascere la nostra Comunità, devastata dopo le persecuzioni e la tragedia delle deportazioni. L'intitolazione di una via a sua indelebile memoria è il giusto tributo a un uomo che ha speso tutta la sua vita al servizio dei più deboli".

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