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A Roma il primo farmaco contro il tumore al pancreas causato da un gene che ha anche Angelina Jolie

Al policlinico Gemelli Irccs di Roma è partito il programma per l’uso compassionevole del primo farmaco per il cancro al pancreas legato alla mutazione dei geni Brca, cioè gli stessi di Angelina Jolie. Proprio per questa mutazione l’attrice ha annunciato di essersi sottoposta a mastectomia e ovariectomia preventive.
A cura di Enrico Tata
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L'attrice Angelina Jolie
L'attrice Angelina Jolie

Al policlinico Gemelli di Roma è cominciata la sperimentazione del primo farmaco contro il cancro al pancreas legato alla mutazione dei geni Brca, cioè gli stessi geni che ha anche Angelina Jolie. I ‘geni Jolie', cioè le mutazioni di Brca1 e 2, sono associati a un maggiore rischio di tumore della mammella e dell'ovaio. Con questo farmaco si colpisce la mutazione e si rallenterebbe la progressione della malattia nel tumore al pancreas. Questi geni sono diventati noti grazie all'attrice, che ha deciso di farsi asportare preventivamente il seno e le ovaie.

"Il farmaco non ha ancora l'indicazione per il pancreas, e dunque non è rimborsabile, ma, grazie ai risultati dello studio Polo, è stato avviato un programma di uso compassionevole che consente di ricevere il farmaco dall'azienda e darlo ai pazienti con mutazione dei geni Brca 1 o 2 e tumore del pancreas metastatico, che abbia risposto bene a un particolare regime di chemioterapia", spiega all'Adnkronos Salute la dottoressa Cinzia Bagalà, oncologa del Comprehensive Cancer Center al Gemelli. In pratica per i pazienti significa sostituire la chemioterapia con delle pillole che si possono assumere anche a casa. L'obiettivo è che il tumore e le metastasi si stabilizzano, "ma pensiamo, sulla base dei dati clinici disponibili, che ci possa essere un'ulteriore risposta terapeutica e che la malattia possa continuare a ridursi". Stando ai dati dello studio Polo, la terapia con questo farmaco ridurrebbe del 47 per cento il rischio di un avanzamento della malattia. Prima di questo farmaco nessun altro aveva dato speranze in merito allo stop della progressione della malattia e alla sua stabilizzazione.

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