87 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

A Roma arrivano Caetano Veloso e i figli: il Tropicalismo invade la Capitale con “Ofertorio”

Caetano Veloso arriva a Roma con lo spettacolo “Ofertorio (Ao Vivo)”, concerto che il padre del Tropicalismo tiene assieme ai tre figli Moreno, Tom e Zeca. Sarà l’Auditorium Parco della Musica a ospitare uno dei maggiori esponenti della musica brasiliana che si alternerà il suo repertorio a quello dei figli.
A cura di Francesco Raiola
87 CONDIVISIONI
Caetano Veloso con i figli Moreno, Zeca e Tom (foto di Ney Coelho)
Caetano Veloso con i figli Moreno, Zeca e Tom (foto di Ney Coelho)

Cinquant'anni fa, era il 1968, usciva quello che è considerato il disco che diede il la a quel movimento musicale chiamato "Tropicalismo": in "Tropicália: ou Panis et Circencis", questo il nome della compilation, erano presenti tutti gli artisti brasiliani che avrebbero portato avanti uno dei fenomeni musicali più innovativi e rivoluzionari che il mondo avrebbe visto. C'erano Gilberto Gil, Gal Costa, gli Os Mutantes, Nara Leão, Tom Zè e ovviamente c'era Caetano Veloso, probabilmente l'artista del movimento più noto assieme a Gil, nonché colui da cui prese nome il movimento, come racconta anche Gianarlo Mei nel suo libro "Canto Latino", excursus sulla musica popolare brasiliana: "Dopo che Caetano Veloso ebbe composto una canzone dal titolo ‘Tropicália', riprendendo il nome da un quadro dell'artista grafico Hélio Oiticica, Gil decise di scegliere quel nome per tutto il gruppo di artisti baiani" di cui "Panis et Circensis" era il manifesto artistico, comprendendo anche artisti non di Bahia.

La nascita del Tropicalismo

"Tropicalia" era la canzone che apriva l'album omonimo del 1967, una delle pietre miliari di Veloso che da quel momento sarebbe diventato una delle voci più autorevoli della musica brasiliana, abbracciando quel mix musicale che univa il suono tradizionale del Brasile a elementi rock, puntando, come tutto il movimento, anche su testi di forte protesta, mai espliciti a causa della censura, ma forti di un'inventiva enorme, pensata proprio per sfuggire alla repressione del dissenso di quegli anni.

Dalla protesta a "Ofertorio (Ao Vivo)"

"Alegria alegria" è un'altra delle canzoni più famose di Veloso, un pezzo che parla della libertà di camminare senza documenti per le strade breasiliane durante la dittatura: "Camminando contro vento, ‎a testa scoperta e senza documenti" comincia la canzone, che è anche una di quelle presenti in "Ofertorio (Ao Vivo)", l'ultimo album edito del cantante, che lo vede cantare e suonare con i suoi tre figli Moreno, Zeca e Tom, ripercorrendo la discografia di uno dei pilastri della musica Mondiale.

Caetano Veloso e i figli

Veloso e i figli chiudono questa era a Roma il loro tour italiano suonando alla Cavea dell'Auditorium parco della Musica, dopo i concerti di Pavia, Perugia e Roccelletta di Borgia. Il cantante, amante della musica e del Cinema italiano, arriva a Roma, quindi, per presentare quest'ultimo lavoro e chissà se come a Perugia – quando aveva cantato anche "Luna caprese", ad esempio -, renderà omaggio al nostro paese: "Ho sempre desiderato fare musica con i miei figli in concerto. Da quando sono piccoli ho sempre amato stargli vicino. Ognuno ha le sue particolarità. Ho sempre cantato per farli dormire. Seguendo percorsi diversi, tutti si sono avvicinati alla musica in un momento della loro vita. È uno show per famiglie, nato dal mio desiderio di trasmettere felicità. Avere dei figli è la cosa più importante nella mia vita adulta. Quello che ho imparato dalla nascita di Moreno – e confermato con gli arrivi di Zeca e Tom – non ha un nome e non ha un prezzo. Credo, veramente, che la nostra non sia una famiglia di musicisti qualunque: c’è un carattere genetico dedicato alla musica". Il quartetto Veloso eseguirà i grandi successi del repertorio del celebre cantautore, come “Reconvexo”, “O Leãozinho”, "Un canto de afoxé para o bloco do Ilê" e "Sertão", oltre alle composizioni di Moreno e degli altri due figli più piccoli.

87 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views