A Fiumicino le svastiche coprono le poesie: guerra tra ignoti a sole 24h dall’iniziativa
Non sono durate neanche 24 ore le poesie affisse sui muri di Fiumicino da alcuni ignoti. A coprire i versi di Leopardi e Ungaretti delle svastiche e croci celtiche disegnate da poco. E dire che gli sconosciuti autori dell'iniziativa delle poesie volevano proprio coprire delle svastiche e dei graffiti di Forza Nuova che tappezzavano le pareti del quartiere. A Fiumicino, in provincia di Roma, sembra proprio esplosa una battaglia a suon di svastiche e letteratura. Una lotta tra bellezza e prepotenza. Sui muri è comparso anche un messaggio contro il sindaco della città: "Montino come Pallotta!". Esterino Montino, sindaco di Fiumicino dal 2013, è stato paragonato a James Joseph Pallotta, il presidente della Roma, contestato per via del mancato rinnovo di Daniele De Rossi.
Le poesie cancellate dalle svastiche
Alcuni ignoti si erano affidati ai versi di poeti famosi per cancellare dei graffiti fascisti, a distanza di neanche 24h hanno ricevuto la contro risposta: dei nuovi murales che cancellano le poesie. Un confronto tra ignoti senza volto che condividono idee molto distanti fra loro. Da un lato i versi di Dante e di Montale, di Leopardi – di cui proprio ieri si festeggiavano i 200 anni dell'Infinito – e di Shakespeare, di Cavalcanti e Ungaretti. Dall'altro i simboli tipici dell'estrema destra, con le svastiche e il simbolo di Forza Nuova, l'organizzazione di estrema destra il cui leader romano, Giuliano Castellino, è stato arrestato per aver picchiato due giornalisti dell'Espresso al cimitero del Verano. E ora ci si chiede quale sarà la prossima mossa. Molti cittadini sul web hanno già promesso di contribuire con un nuovo gesto: altre poesie da affiggere sui muri e da distribuire lungo tutta l'area pedonale del Lungotevere.