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2,6 miliardi destinati all’edilizia scolastica investiti per il “Pentagono italiano” a Centocelle

Al parco di Centocelle nascerà il ‘Pentagono italiano’, come lo ha ribattezzato la ministra Pinotti. Nel progetto investiti 2,6 miliardi originariamente destinati all’edilizia pubblica, compresa quella scolastica. I comitati chiedono la nascita del “Parco Archeologico di Centocelle” e maggior trasparenza.
A cura di Valerio Renzi
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Il Parco di Centocelle a Roma continua ad essere al centro delle cronache cittadine per due ragioni: da una parte per i roghi che devastano quotidianamente  questa area verde alla periferia Est della città, dall'altra per la scoperta di quintali di rifiuti tossici interrati che hanno fatto parlare di una vera e propria "terra dei fuochi" romana. Così è nato un coordinamento di comitati che chiede la tutela del parco e la nascita del Parco Archelogico di Centocelle, con la bonifica dell'area e lo spostamento degli sfasci.

Così, impegnati nella tutela della loro salute e del loro territorio, i cittadini si sono imbattuti in una scoperta che nessuno si poteva aspettare: proprio lì, nel parco dove vi è una caserma dell'aeronautica militare, c'è l'ipotesi di far nascere quello che è stato ribattezzato il "Pentagono italiano", ovvero un coordinamento e un comando unico tra tutte le forze armate. A dirlo, nero su bianca,  è stata la stessa ministra della Difesa Roberta Pinotti, in un'intervista a la Repubblica dello scorso 1 marzo:

Lo stiamo già progettando: abbiamo presentato una prima richiesta all'interno del budget per le infrastrutture previsto dalla Legge di stabilità. A Centocelle abbiamo già trasferito dal centro storico le 1500 persone della Direzione generale degli armamenti e lì c'è il Coi, il comando operativo che gestisce tutte le missioni all'estero e in Italia. E lì si è pensato di costruire la struttura con i vertici di tutte le forze armate. Spazi e cubature sono disponibili, abbiamo ipotizzato strade e infrastrutture.

I soldi a cui fa riferimento Pinotti fanno parte dei 10 miliardi distratti dal ministero della Difesa nella nuova Legge di Stabilità, dal così detto ‘tesoretto' di 42 miliardi, lasciato dall'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi come ultimo atto di governo. Soldi che sarebbero dovuti essere spesi per infrastrutture, la messa in sesto idrogeologica e per la riqualificazione delle periferie delle grandi città ma che per il 22% saranno invece utilizzati per armamenti e altre spese militari, come spiega Milex – Osservatorio italiano sulle spese militari.

Giulio Marcon – membro della commissione Difesa e parlamentare di Sinistra Italiana – ha denunciato come "l'aspetto ridicolo e paradossale" è che "questa spesa di 2,6 miliardi per il Pentagono nostrano viene inserita sotto il titolo del paragrafo del decreto: ‘edilizia pubblica', compresa quella scolastica".

Soldi già stanziati, un progetto sbandierato dal ministro della Difesa ai media, e confermato dal Governo Gentiloni in una risposta ad un'interrogazione del deputato del Pd Marco Miccoli: "In merito all'utilizzo dell'area del cosiddetto ‘Pentagono italiano' giova innanzitutto precisare che la struttura insisterà sulla sede già in uso alla Difesa, senza espansioni nelle aree limitrofe. Sono previsti naturalmente contatti con le amministrazioni per condividere le progettualità, così come prescritto dalle normative in materia". Nulla in contraddizione con la richiesta della nascita di un'area verde tutelata anche sotto il profilo archeologico, e la bonifica ambientale.

Domani intanto i comitati si sono dati appuntamento per manifestare sotto il Mef: "Quello che sta avvenendo nel silenzio e nell’oscurità è un fatto gravissimo, le periferie versano in un costante e progressivo peggioramento e hanno urgente bisogno di risorse per invertire la tendenza al declino e all’abbandono. Queste risorse economiche rappresentano l’unica possibilità di riscatto per aree da anni demoralizzate e sono un occasione imperdibile per rimettere in piedi un quadrante di città fortemente trascurato come Roma Est"

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