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Un Giubileo per le periferie di Roma: ecco il piano del Comune

Ieri il primo tavolo organizzativo in Campidoglio. “L’orientamento è quello di proporre una città diffusa, non concentrata nelle quattro basiliche papali ma con interventi che siano anche oltre il Raccordo anulare e che restino dopo il Giubileo”, sono state le parole di Alessandra Cattoi, assessore con delega ai grandi eventi.
A cura di Enrico Tata
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Investimenti per le periferie di Roma e il completamento dei piani di zona rimasti in sospeso. Non si investirà molto denaro per il Giubileo del 2015 annunciato da Papa Francesco. Ma il Comune parla chiaro: dovrà servire soprattutto per “proporre una città diffusa”, come dice Alessandra Cattoi, assessore con delega ai grandi eventi. L'attenzione per il Giubileo non dovrà essere concentrata solo sulle basiliche del centro storico, m anche e soprattutto sulle periferie della Capitale. Questo è emerso nel primo tavolo convocato in Capidoglio per programmare l'evento. "L'orientamento è quello di proporre una città diffusa, non concentrata nelle quattro basiliche papali ma con interventi che siano anche oltre il Raccordo anulare e che restino dopo il Giubileo", sono state le parole di Cattoi, che ha parlato anche di "ricucitura delle periferie". I progetti discussi prevedono, per esempio, interventi sulle piazze antistanti alle chiese di periferia dove il Vaticano potrà organizzare eventi religiosi durante il Giubileo. L'evento, nelle intenzioni della giunta Marino, dovrà essere l'occasione anche per sbloccare quelle opere affidate ai privati e finora incompiute. Come il sottopasso dell'Aurelia. Insomma non verranno realizzate grandi opere, come fu per il Giubileo del 2000, ma il Campidoglio vuole impegnarsi per interventi “low cost, ma non low profile” da lasciare in regalo per il futuro ai cittadini romani.

"Se Roma vuole affrontare un Giubileo e l'Italia far vedere le sue qualità  –  sottolinea però Cattoi  –  con i tempi che ha l'amministrazione pubblica, pensare di fare delle gare che partono ad aprile e terminare i lavori a dicembre mi pare un po' difficile". A vigilare su appalti ed eventuali deroghe però ci sarà il neo assessore alla legalità Alfonso Sabella. A lui il compito di supervisionare i due gruppi di lavoro del Campidoglio. In quello tecnico ci saranno Giovanni Caudo (Urbanistica), Guido Improta (Trasporti), Estella Marino (Ambiente), Maurizio Pucci (Lavori pubblici). L'altro, che si occuperà dei servizi dell'accoglienza, con Giovanna Marinelli (Cultura), Marta Leonori (Attività produttive), e Francesca Danese (Politiche sociali).

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