Che ci fanno Salvatore Romeo e Raffaele Marra al compleanno del mentore di Virgina Raggi?
Poche ore allo showdown. Manca poco all'interrogatorio di Raffaele Marra, l'ex-rasputin del Campidoglio arrestato nel dicembre scorso per corruzione. Tra le tante domande a cui dovrà rispondere, quelle forse più politicamente rilevanti sono: chi lo ha voluto al vertice della giunta Raggi e perché è stato pervicacemente difeso dal sindaco, che per lui ha sfidato per mesi le ire di Beppe Grillo?
A imbrogliare la matassa dell'affaire, o forse a chiarirlo almeno in parte, si aggiunge oggi un ulteriore particolare: un invito a cena in un locale romano alla moda. A raccontare questa storia è una foto. E' stata scattata la sera del 27 ottobre 2016 in via Vittoria Colonna, quartiere Prati a Roma. Sotto la scritta del locale – Le Carré Francais – si vedono chiaramente Raffaele Marra e Salvatore Romeo, i due dioscuri della Raggi. In quel locale, quel giorno, si festeggia il compleanno di Pieremilio Sammarco, l’avvocato presso il quale Virginia Raggi ha lavorato. Il ristorante è uno dei ritrovi preferiti della destra Lepenista francese in Italia, una sorta di ambasciata parallela per il probabile futuro presidente francese. Non sappiamo se questa foto sia finita nel calderone delle indagini della Procura di Roma che vede Raggi, Romeo e Marra indagati.
Ma di certo svela un fuoriscena clamoroso. E cioè che in quel giorno, in quel locale, i fedelissimi della Sindaca si sono visti per un'occasione particolare: il compleanno dell'avvocato Pieremilio Sammarco, quello che le cronache di questi mesi hanno più volte indicato come il dominus di Virginia Raggi. Fuoriscena clamoroso perché fino a poche settimane prima era lo stesso Sammarco ad allontanare da sé e dal suo mondo Raffaele Marra. I rapporti sono cambiati nel frattempo o invece andavano obliterati per ragioni di convenienza politica? Ciò che non è mai stato raccontato è come andò quella serata, e tutti i particolari necessari per inquadrarne il significato profondo per quanto riguarda i rapporti con la giunta romana.
La domanda è: chi ha portato chi a quella festa? Fu Romeo a portare da Sammarco Marra o viceversa fu Marra a portare Romeo dall'ex-datore di lavoro della Sindaca? Chi era presente a quel convivio, e rivestiva un ruolo all'interno del Movimento, racconta a Fanpage.it che "Marra e Romeo erano stati personalmente invitati dal festeggiato". Ma perché il sindaco Raggi, ovviamente invitata, quella sera non si fece vedere? Forse per allontanare il sospetto che dietro molte delle sue scelte ci fosse il suo ex-datore di lavoro? Marra, racconta quindi la nostra fonte, era così in buoni rapporti con Sammarco da essere inserito nella lista degli invitati.
Abbiamo posto questa domanda, più volte, anche all'avvocato Sammarco, che non ha mai risposto di persona. L'unica replica giunge tramite la sua assistente: "Non lo so (…) non so se c’è stato in invito o se è passato a salutare non ne ho idea sinceramente. Le posso dire che c’erano 200 persone e questa persona era lì come tante altre, non si è fermata neanche più di tanto, quindi insomma dal mio punto di vista non è un evento di rilievo, di interesse pubblico e neanche di interesse privato, poi se voi lo ritenete tale… però insomma attenzione a non enfatizzare oltre quella che era la realtà dei fatti"
Eppure il legale, ribandendo di non essersi mai intromesso "nelle scelte politiche della sindaca", su Marra è stato sempre tranchant: "L'ho intravisto per la prima volta il giorno dell'insediamento della giunta. Il collegamento Marra-Sammarco è frutto di una campagna denigratoria portata avanti per screditare gli interessati e creare un clima di sospetti e di veleni". Dichiarazioni rilasciate nel settembre 2016, quando Marra non aveva alcun guaio giudiziario. Ma questa foto ci mette davanti una realtà differente. In capo a un paio di mesi, qualcosa di certo cambia, quando Marra viene immortalato alla festa di compleanno del legale. In quei giorni di fine ottobre 2016 – va ricordato – Marra era ormai additato da tutti come il Rasputin del Campidoglio e le inchieste giornalistiche lo legavano chiaramente all'immobiliarista Scarpellini, rapporti che lo hanno portato in cella con l'accusa di corruzione.
Da qui allora l'interrogativo: fu solo Romeo – come lui stesso dice – a presentare Marra al sindaco Raggi o invece le cose sono andate diversamente? Quella foto e la realtà dei fatti potrebbero aprire squarci di grande interesse nella comprensione del sistema che la Raggi ha portato con sé in Campidoglio. Perché i mondi che gravitano intorno allo studio Sammarco non sono così lontani da quelli a cui fa riferimento Raffaele Marra. Anzi. Uno dei bracci destri di Franco Panzironi, quando era all'AMA, era Gloria Royo, Ad di una società, la Hgr, di cui Virginia Raggi su richiesta di Sammarco fu presidente. E Panzironi è la persona che fa entrare nel gioco grande delle consulenze AMA il futuro assessore Muraro.
Ma Panzironi è anche l'uomo che proietta Marra, appena uscito dalla Finanza, nel mondo che conta: prima all'UNIRE, poi lo accredita con Alemanno che non appena diventato sindaco lo porta con sé in Campidoglio. Siamo di fronte ad una doppia matrioska: da una parte c'è Pieremilio Sammarco che punta forte sul giovane avvocato Raggi, come presidente di Hgr, dall'altro c'è Panzironi, foundraiser di Alemanno e oggi in carcere per Mafia Capitale, che sponsorizzava Marra e Muraro. La vittoria del Movimento e della Raggi a Roma unirà Raggi, Marra e Muraro. Così tanto che per i due il sindaco sfiderà Grillo che li voleva entrambi fuori fin dall'estate scorsa."O accettate Marra o andiamo tutti a casa", diceva. Il perché di tale attaccamento al dirigente capitolino è ancora inspiegabile.
C'è chi vede nello studio di Pieremilio Sammarco il vero dominus della giunta Raggi, la persona che può imporre nomine pesanti alla sua ex-allieva. Lo ha fatto più di un parlamentare del Movimento, lo hanno fatto le opposizioni in Campidoglio quando quello che doveva diventare il nuovo assessore al Bilancio, il magistrato De Dominicis, si lasciò scappare che lo aveva chiamato lo stesso Sammarco per chiedergli la sua disponibilità ad entrare in giunta.
Ma la foto del 27 ottobre suggerisce una domanda più che sensata: anche Marra faceva parte di quel sistema di relazioni con il quale la Raggi sarebbe entrata in contatto ben prima di diventare sindaco? Se cosi fosse, vacillerebbe assai la versione ufficiale secondo la quale sia stato Romeo – oggi anche lui indagato per abuso d'ufficio – a presentare il suo ex-capo-dipartimento Marra ai consiglieri comunali M5s appena eletti, e quindi dopo il maggio 2013. Aprendo l'ennesima falla nel castello del Campidoglio.
di Carlo Mattei