Roma-Lido, dopo mesi di disagi Esposito dice le cose come stanno: “Non ci stanno soldi”
Mentre le cronache della giornata ci regalano l'ennesima scena di caos sulle banchine e di rabbia tra i pendolari a causa di un disservizio del trasporto pubblico sulla Roma-Viterbo, ieri, dopo mesi di polemiche sui giornali e di inferno per i pendolari, finalmente l'assessore ai Trasporti Stefano Esposito ha certificato la drammatica situazione del trenino Roma-Lido.
"Quello che potevamo l'abbiamo fatto – ha dichiarato l'assessore – Durante l'estate è stato fatto il revamping di tutti i treni che non avevano l'aria condizionata, ora più di metà ce l'ha. Poi abbiamo aggiunto due Caf e 15 macchinisti ma i problemi della Roma-Lido sono strutturali. Per risolvere veramente il problema e fare un intervento su linea e treni ci vorrebbero 180 milioni ma la realtà è che i soldi non ci sono e non lo dico perché mi sto lamentando. Riproporrò il problema alla Regione".
Ecco il nodo gordiano attorno a cui, dopo mesi di rimpalli di responsabilità e di scaricabarile, non è più possibile girare attorno: i disservizi sulla ferrovia tra Ostia e Roma, viaggio che per migliaia di pendolari rischia ogni giorno di trasformarsi in un'odissea o in un incubo, non sono dovuti alla pigrizia del autisti o a cause imperscrutabili, servono semplicemente risorse per ammodernare la linea, risorse di cui, tra il patto di stabilità e il taglio delle risorse agli enti locali, il Comune non dispone.
Ora il governo ha messo a disposizione della giunta Marino soldi e deroghe alla spesa per affrontare il Giubileo, ma non basta: a Roma serve un piano straordinario di spesa per rivoluzionare il trasporto pubblico, rendendolo sostenibile e, soprattutto, efficiente.