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Roma 2024, il Comune rischia di pagare un risarcimento per il no alle Olimpiadi?

Se Virginia Raggi e il Movimento 5 stelle confermassero oggi il no alla candidatura olimpica sarebbero due gli scogli da superare: una nuova delibera di giunti che superi quella approvata dal consiglio comunale con Marino sindaco, e il rischio di una richiesta di danno erariale per il denaro già speso per.
A cura di Valerio Renzi
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Oggi alle 15.30 è attesa una conferenza stampa della sindaca Virginia Raggi sulla candidatura di Roma alle olimpiadi del 2024. Quasi scontato, dopo il diktat di Beppe Grillo, il no del governo a 5 stelle della capitale. Un no che però dovrà fare i conti con un iter già avviato e il ritiro potrebbe non essere indolore. Il primo scoglio potrebbe essere rappresentato dalla necessità di tornare in consiglio comunale: la candidatura è stata approvata con una delibera votata dal consiglio comunale, quando era sindaco Ignazio Marino, e i moduli consegnati al Cio portano la firma dell'allora commissario Francesco Paolo Tronca. La maggioranza dunque dovrebbe prepararsi ad una battaglia in aula non priva d'insidie.

L'altro scoglio potrebbe essere rappresentato da un supposto danno erariale. Per la candidatura si è già speso, e non poco, così il Comitato promotore Roma 2024 e il Coni potrebbero rivolgersi alla magistratura contabile per chiedere a Roma Capitale di mettere le mani nelle casse, già vuote, per ripianare quei 35 milioni di euro già stanziati. Una sorta di ricatto tecnico contro il governo della città per cui tornare indietro potrebbe voler dire ulteriori guai di bilancio.

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