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Ripiantato l'”Alberone”, il quartiere fa festa

Il leccio, simbolo del quartiere, era caduto dopo il temporale del 7 novembre scorso. Durante l’inaugurazione Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF, ha lanciato una proposta: “Perché non chiamiamo la fermata metro ‘Alberone'”?
A cura di Enrico Tata
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“Nella Giornata Nazionale dell'Albero abbiamo piantato una nuova, grande quercia all'Alberone. Il quartiere ha di nuovo, come promesso, il suo simbolo, in una giornata che è stata una festa per tutti”. Così su Facebook Ignazio Marino. Il sindaco oggi era presente in piazza per il taglio del nastro ufficiale del nuovo leccio (non una quercia come scrive il Sindaco), lo storico "alberone" abbattuto dal temporale del 7 novembre scorso e ora di nuovo simbolo del quartiere. L’albero comunque non era quello originale: a metà degli anni ’80, infatti, la quercia fu abbattuta e sostituita proprio con un leccio. Il nuovo “alberone” (nella foto, tratta dal profilo Facebook di Estella Marino) è un esemplare di 150 anni, alto quasi 10 metri e con una circonferenza di 160 centimetri. Il leccio è stato fornito al Comune dal vivaio “Aumenta” di Pontinia vicino Latina. “È stato importante per noi, proprio durante la Giornata nazionale dell'albero, restituire un simbolo al quartiere e alla città. Grazie a tutti quanti si sono impegnati perché in così breve tempo si sia potuto trovare e sostituire l'albero e rifare la piazzetta attorno”, sono le parole dell'assessore all'Ambiente, Estella Marino. “Durante l'inaugurazione abbiamo anche premiato il plesso G. Moscati dell'IC di Via Padre Semeria che ha vinto il concorso di idee per la realizzazione del disegno che ispirera' il logo ufficiale del progetto “Dona un albero”, ha detto l'assessore.

Il presidente onorario del Wwf, Fulco Pratesi, presente anche lui all'inaugurazione, ha lanciato una proposta accolta con favore dal primo cittadino: "Perché questa fermata di metro non si chiama Alberone? Questo albero è un simbolo, un porta fortuna per il quartiere", ha detto. "Furio Camillo ha avuto poteri dittatoriali, poteri a cui non ambisco, ma proporrò alla giunta di chiamare stazione Alberone oppure di aggiungere la parola Alberone", ha risposto Marino.

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