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Un quartiere a luci rosse per le prostitute a Roma, ma è scontro

Una nuova strategia per contrastare lo sfruttamento della prostituzione. Non solo repressione e controlli ma una ‘zona di tolleranza’. Ad aprile anche Roma avrà il suo primo quartiere a luci rosse in IX municipio. L’obiettivo? Liberare le strade dell’Eur e la Cristoforo Colombo dalla prostituzione e combattere tratta e sfruttamento.
A cura di Valerio Renzi
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Una nuova strategia per contrastare lo sfruttamento della prostituzione. Non solo repressione e controlli ma una ‘zona di tolleranza' per il mestiere più antico del mondo. Ad aprile anche Roma avrà il suo primo quartiere a luci rosse in IX municipio. Del progetto si parlava da tempo, ma ora sembra si passi ai fatti. L'obiettivo? Liberare le strade dell'Eur e la Cristoforo Colombo dalla prostituzione, ma soprattutto tentare di arginare e governare il fenomeno combattendo tratta e sfruttamento. La strada non è ancora stata individuata con esattezza e sarà stabilita tramite un'ordinanza dopo un confronto con la Prefettura. Per i clienti pizzicati fuori dalla zona di tolleranza scatterà una multa di 500 euro. Il progetto, secondo i calcoli del municipio, costerà circa 5000 euro al mese che serviranno a garantire unità di strada e operatori sociali pronti a intervenire in aiuto delle prostitute. I fondi dovrebbero arrivare sia dalle casse del municipio che da quelle di Roma Capitale.

Lo stato dell'arte del progetto è stato raccontato all'agenzia Dire dal presidente del IX municipio Andrea Santoro. “Possiamo partire ad aprile – ha dichiarato Santoro che sta lavorando in stretto contatto con l'assessore al Sociale Danese – così contemporaneamente libereremo l’Eur da un fenomeno che investe il quartiere da almeno 30 anni e proveremo a contrastare la tratta”. “Ci aggiorneremo la prossima settimana per cercare di concordare le misure da mettere in campo, a partire dal potenziamento delle unità di strada, che ora escono un paio di volte al mese ma dovranno arrivare ad un ritmo di due a settimana –  ha aggiunto il presidente del IX Municipio – Sempre la settimana prossima avremo anche un incontro con la Polizia locale e con il commissariato dell’Eur. Anche loro si sono detti disponibili ad un lavoro insieme. Avremo, quindi, un’intensificazione del controllo delle forze dell'ordine e più volanti sulle strade. Inoltre sarà potenziata l'illuminazione al led”.

 L'Eur, il quartiere a luci rosse di Roma. Le reazioni

"Mi auguro che resti soltanto un'idea. Di un quartiere a luci rosse a Roma non ce n'è proprio bisogno e non credo che Roma aspiri a questa sorta di primato nazionale". Sono le parole di Paola Binetti, deputata del gruppo Ap (Ncd-Udc) e componente della commissione Affari sociali alla Camera. "In un quartiere in cui c'è una strada a luci rosse si crea una condizione di instabilità per tutti gli abitanti. Io credo che la somma che si vorrebbe stanziare dovrebbe essere destinata già oggi per aumentare i livelli di sicurezza, che vanno dalla luminosità delle strade alla possibilità di essere adeguatamente pattugliate", ha concluso Binetti. Perplessità anche all'interno del Partito democratico. Qualche dubbio lo solleva Stefano Pedica che dice: "No ai ghetti della prostituzione. Creare un quartiere a luci rosse significa solo spostare il problema da una strada all'altra. Lo sfruttamento sessuale e il degrado si combattono facendo rispettare rigorosamente le regole e le ordinanze, cosa che in quartieri come l'Eur in tutti questi anni non è mai avvenuta".

"Il quartiere dell'Eur, famoso nel mondo come esempio di architettura razionalista e meta di architetti da ogni dove, diventerà invece un famigerato bordello a cielo aperto. Un ghetto torbido di degrado umano e sociale che farà vergognare Roma, come questa sinistra". Lo afferma in una nota il vice capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, Dario Rossin. Di parere opposto è invece Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidoglio, che sul suo profilo Twitter scrive: "Condividiamo proposta di sperimentare a Roma ilprimo quartiere a luci rosse. Passo avanti per liberare donne da sfruttamento e violenza".

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