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Porzioni scarse e qualità dubbia, il menù europeo nelle scuole è un fallimento

A denunciarlo, su Facebook, sono stati alcuni genitori: “Sono una mamma indignata. L’introduzione del pasto Europeo è stata una scelta a mio giudizio azzardata e poco felice soprattutto negli asili”, si legge nella lettera di presentazione del gruppo.
A cura di Enrico Tata
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Quantità scarse, qualità dubbia. Si mangia poco e male nelle mense degli asili romani, secondo alcuni genitori. Doveva essere un modo per avvicinare i bambini all’Europa e invece l’introduzione dei menù etnici nelle scuole si sta rivelando un fallimento per l’amministrazione capitolina. Su Facebook è stato creato un gruppo contro l’iniziativa: “I menù sono imbarazzanti non solo per le irrisorie quantità, ma anche per come sono cucinati. I bambini tedeschi non troveranno mai nei loro piatti dei wurselini con patate arrosto né i bimbi ungheresi mangeranno mai quella porcheria che è stata propinata ai nostri sotto il nome di gulash”, racconta una signora. “Sono una mamma indignata. L'introduzione del pasto Europeo è stata una scelta a mio giudizio azzardata e poco felice soprattutto negli asili”, si legge nella lettera di presentazione del gruppo. Dalle foto postate dai genitori effettivamente le porzioni sembrano scarse: quattro pezzetti di carne panata e patate per il menù austriaco, rondelle di wurstel e patate per quello tedesco. Due rondelle di salsiccia su un purè di patate e carote lesse per quello olandese, spezzatino di carne con carote, accompagnato da patate arrosto per quello belga. Insomma, le patate non mancano mai.

Il neoassessore Paolo Masini, che subentra ad Alessandra Cattoi, incontrerà per la prima volta le imprese responsabili del servizio di ristorazione per chiedere una verifica sulla quantità e sulla qualità delle porzioni: “L’obiettivo è che il piatto non sia troppo scarno e stiamo quindi pensando di integrare il menu che comunque viene proposto solo due volte al mese. Anche se questi piatti sono stati molto apprezzati dai bambini» fanno sapere dall’assessorato e comunque «non bisogna mai essere spaventati dalle novità”, dice Masini.

Nel frattempo il Movimento 5 stelle ha già proposto una raccolta firme e una petizione da presentare al sindaco Marino. “Questi piatti non solo non possono dirsi appartenere alla migliore tradizione gastronomica dei Paesi interessati, ma sono anche di scarso valore nutrizionale, ricchi di zuccheri (patate sempre presenti) e proteine animali di discutibile provenienza. Riteniamo che la scelta di servire würstel tagliati “a bottone”, oltre al contenuto di nessun pregio della sostanza, sia stata imprudente perché tali alimenti sono noti per essere tra quelli a più alto rischio di soffocamento. Inoltre, le quantità servite sono scarsissime, in ragione dell’elevato contenuto calorico dei piatti, e i bambini restano affamatissimi”. Così si legge nel testo.

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