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Pendolaria 2016, la Roma-Lido si conferma la peggiore linea ferroviaria d’Italia

La ferrovia suburbana gestita da Atac Roma-Lido si conferma la peggiore linea d’Italia secondo il rapporto di Legambiente Pendolaria 2016. E per il prossimo futuro la situazione non migliorerà, spiega la ricerca.
A cura di Valerio Renzi
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La ferrovia Roma-Lido, per il secondo anno consecutivo, si aggiudica il triste primato di peggiore linea ferroviaria d'Italia. A dirlo è il rapporto di Legambiente Pendolaria 2016. Sul podio anche la Circumvesuviana di Napoli e la Reggio Calabria-Taranto. Un vero e proprio girone dantesco quello riservato alle migliaia di cittadini che ogni giorno di avventurano sul trenino che collega Ostia alla capitale. Un'Odissea a cui sono costretti quotidianamente pendolari che si muovono soprattutto per ragioni di studio e lavoro: corse che saltano, treni che si fermano, impianto di condizionamento rotti, vetture dove piove all'interno.

"Il servizio di questa linea suburbana gestita da Atac non è assolutamente adeguato a una domanda di spostamenti che arriva a circa 100.000 tra studenti e lavoratori (ma con un bacino tale che si potrebbe facilmente raddoppiare i passeggeri con un servizio di qualità), e che peggiora di giorno in giorno", si legge nella presentazione del rapporto. Un servizio così scadente che in tanti preferiscono il trasporto privato tanto che "le ultime rilevazioni evidenziano una riduzione dei passeggeri".

"I continui guasti e problemi tecnici, si ripercuotono sugli utenti tra corse che saltano senza che venga fornita un’adeguata informazione, e poi ritardi periodici, sovraffollamento dei treni. – recita impietosa Pendolaria -Dovrebbero essere ufficialmente 30 i minuti necessari a percorrere i poco più di 28 km che separano la stazione di Porta San Paolo (un fondamentale nodo della mobilità urbana, con la Metro B, la Stazione Fs Ostiense, il Tram) e il mare di Ostia, ma la realtà è ben diversa. E sempre più spesso queste situazioni si verificano su convogli vecchi, sovraffollati, privi di aria condizionata d'estate o riscaldamento nella stagione invernale, che provocano rabbia e talvolta malori tra i viaggiatori".

Disagi e problemi anche nelle stazioni, dove mancano biglietterie, scale mobili e ascensori. Dove i cartelloni elettronici che segnalano gli orari sono la maggior parte delle volte fuori servizio, per non parlare della stazione di Tor di Valle "che si presenta oggi come un cantiere, se non una discarica a cielo aperto, con tanti gradini e niente scale mobili, tornelli finti che permettono a chiunque di passare e vigilanza completamente assente".

Una situazione che – secondo Legambiente – non sembra destinata a migliorare nel prossimo futuro, nonostante l'accordo tra Regione Lazio e Governo che prevede lo stanziamento di 180 milioni di euro. Le risorse infatti sarebbero la risposta della Regione alla bocciatura "della proposta di project financing per trasformare la linea in una metropolitana presentata da RATP, e perché vista la crisi industriale e finanziaria di Atac rischiano di diventare un trasferimento per ripianare il debito".

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