Parcelle da capogiro ma nessuna laurea, ora in tribunale ci finisce il finto avvocato

Esercitava la professione facendosi corrispondere parcelle di tutto rispetto ma Giovanni B., cinquantenne romano, non aveva mai conseguito una laurea in un Giurisprudenza. Nonostante ciò per anni ha ingannato l'Ordine degli Avvocati, il foro di Roma e i suoi stessi clienti, tutti all'oscuro del fatto che quel distinto signore in realtà si fosse inventato il suo curriculum di sana pianta. Ora il finto penalista rischia di finire lui alla sbarra degli imputati. Secondo quanto riportato questa mattina dal quotidiano il Messaggero il pm Antonino Di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio per l'uomo, con le accuse di falso, truffa ed esercizio abusivo.

La storia inventata da Giovanni B. e ricostruita dall'accusa inizierebbe nel 2010, quando l'uomo si presenta all'Ordine degli Avvocati della capitale con in un mano una laurea in Giurisprudenza conseguita nel 1988 presso la facoltà di Giurisprudenza dell'università romana la Sapienza, oltre all'attestato che lo abilita all'esercizio della professione. Da quel momento in poi l'uomo esercita la professione va in aula, difende i propri clienti come se nulla fosse. La vicenda è venuta infine alla luce quando nel 2013 alcuni clienti, resisi conto che l'uomo che avrebbe dovuto rappresentare i loro interessi in realtà li stava raggirando per fargli saldare parcelle da capo giro, ci hanno voluto vedere chiaro su quello che sembrava uno stimato professionista. Addirittura una donna gli ha consegnato una collezione di gioielli, mentre un cittadino cinese che gli aveva affidato un ricorso al Tar ha scoperto che l'uomo aveva falsificato le carte del tribunale garantendogli che il suo caso stava andando avanti, quando aveva semplicemente intascato i soldi senza muovere un dito.