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Paola Muraro querela Renzi e il Pd querela Virginia Raggi

L’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Paola Muraro ha annunciato di aver querelato il premier Matteo Renzi per le sue dichiarazioni: “Indebito accostamento a Mafia Capitale”.
A cura di Valerio Renzi
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L'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Paola Muraro ha querelato per diffamazione il premier Matteo Renzi. A renderlo noto è l'avvocato Alessio Palladino, avvocato di fiducia di Muraro: "La mia assistita – dice il penalista – si è posta da tempo a disposizione degli inquirenti, ma speculare sulla sua vita privata o rappresentare fatti non veri e' solo indice, a nostro parere, di una azione diffamatoria".

Il riferimento è alle dichiarazioni di Renzi che aveva attacco la sindaca Virginia Raggi sul ruolo della Muraro: "Pensate che avrebbero detto se Muraro fosse del Pd? In fondo la svolta della Raggi è dare la gestione dei rifiuti a una donna collegata totalmente a Mafia Capitale, a quelli che c’erano prima. Insomma credo che ci sia nel M5s una doppia morale".

Dichiarazioni quelle del premier che avevano scatenato la reazione anche della sindaca: "Affari con Mafia Capitale? Mica siamo il PD. I cittadini sanno che quel sistema l’hanno creato loro. Noi lo combattiamo. Il premier quando è in difficoltà (ultimamente capita spesso) prova a distogliere l'attenzione e a cambiare argomento. Forse è nervoso perché si avvicina la data del referendum sulle finte riforme".

Il Pd querela Virginia Raggi

“Il Pd ha dato mandato ai suoi legali di querelare il sindaco di Roma Virginia Raggi per le dichiarazioni diffamatorie nelle quali ha accostato il PD alle vicende di Mafia Capitale“, ha annunciato il Tesoriere del Pd Francesco Bonifazi. “Continua da tempo  la pratica dell’insulto e della menzogna da parte degli esponenti del M5s che puntualmente, una volta chiamati a rispondere delle loro affermazioni, ricorrono a tutti i privilegi per non farsi giudicare. Un conto è il dibattito politico, un altro è diffamare. Il PD non lascerà passare questa pratica votata all’insulto e all’offesa”.

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