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“No alla vendita delle case popolari”, l’urlo degli inquilini al ministro Lupi

Sindacati degli inquilini, comitati e movimenti hanno manifestato sotto il ministero delle Infrastutture contro l’articolo 3 del Piano Casa di Renzi e Lupi, che prevede la messa all’asta del patrimonio immoliate pubblico.
A cura di Valerio Renzi
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Alcune centinaia di persone hanno manifestato questa mattina sotto le finestre del ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi a Porta Pia. Sono gli inquilini delle case popolari che rischiano di vedere la loro abitazione finire all'asta per colpa dell'articolo 3 del Piano Casa firmato proprio da Lupi. Il famigerato provvedimento, oltre a dichiarare guerra agli occupanti e agli abusivi con l'articolo 5 (che vieta di prendere la residenza e impone gli stacchi delle utenze nelle case occupate), prevede con l'articolo 3 la dismissione di una parte consistente del patrimonio immobiliare pubblico. Secondo il disegno di legge le case popolari  finiranno all'asta a prezzo di mercato, senza meccanismi di agevolazione, neanche per l'accensione del mutuo, per gli inquilini che avranno diritto a soli 45 giorni di prelazione.

Sotto il ministero il sindacato degli inquilini Asia Usb e i movimenti per il diritto all'abitare che hanno raggiunto Porta Pia dopo un breve corteo da Piazzale Tiburtino. Gli inquilini delle case popolari sono venuti da molti quartieri di Roma: da Tor Bella Monaca al Tufello, da Tor Marancia al Tiburtino, da Tor Sapienza a San Basilio. Al microfono si susseguono gli interventi: "E' una legge folle – dice una signora anziana – se avevo i soldi per una casa non l'avevo già riscattata secondo il ministro? E ora che fanno, ci buttano in mezzo una strada? Io sono trent'anni che vivo nella mia abitazione, ho sempre pagato quello che dovevo pagare e non ho nessuna intenzione di uscire". In molti si lamentano anche dello stato di abbandono in cui versano i palazzi popolari, come abbiamo recentemente raccontato in un reportage realizzato a Tor Bella Monaca: "Gli ascensori non funzionano, abbiamo le infiltrazioni d'acqua in casa: sono anni che paghiamo per abitazioni fatiscenti e ora il governo ci vuole costringere a comprarle oppure ci butta fuori?".

Una delegazione dei comitati è stata ricevuto dal ministero e dopo l'incontro l'annuncio: "Il provvedimento è congelato ma non abbassiamo la guardia, non basta evitare la vendita a prezzo di mercato per chi vuole o può acquistare. Dobbiamo batterci perché il patrimonio immobiliare pubblico rimanga pubblico e che ha tutti gli attuali inquilini, compresi i morosi e gli occupanti, sia garantita una casa".

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