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Massacrato a bastonate due volte da banda di giovani: ambulante bengalese perde l’occhio

Massacrato due volte dalla stessa banda di giovanissimi al Tuscolano, un cittadino bengalese ha perso un occhio. Dietro il pestaggio l’ombra dell’aggressione razzista. La denuncia dell’associazione Dhuumcatu.
A cura di Valerio Renzi
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Pesta a sangue, a calci e pugni ma anche a bastonate, vittima a pochi giorni di distanza di un pestaggio per le strade del Tuscolano da parte di una banda di adolescenti che gli ha fatto perdere un occhio. Vittima un cittadino bengalese residente nella zona. A denunciare l'accaduto è l'associazione Dhuumcatu, che da più di vent'anni è attiva a Roma rappresentando gli interessi della comunità bengalese.

"I bengalesi non sono esseri umani? Si può picchiare un bengalese, fino a fargli perdere l’uso di un occhio?". Così esordisce la lettera che denuncia l'episodio firmata dall'associazione, che poi passa a ricostruire i fatti: sono circa le 18.00 quando in zona Giulio Agricola l'uomo, subisce il primo pestaggio, finendo in ospedale. L'indomani sporge denuncia ma non basta: quattro giorni dopo viene preso di mira dallo stesso gruppo di ragazzini, ricoverato al Policlinico Casilino, perde un occhio.

"Chiediamo ai carabinieri della zona di rendere immediatamente pubblico il risultato delle loro indagini", che il Dhuumcatu. L'associazione denuncia come si possa essere di fronte non a un fatto isolato, ma una banda che, come già accaduto in passato, prende di mira la comunità bengalese: "Ipotizziamo che questi fatti siano riconducibili ad uno stesso gruppo di persone, le stesse che, anche in zona Torpignattara, commettono atti di prepotenza nei confronti degli ambulanti bengalesi, costretti a cedere la loro la merce per evitare di essere pestati".

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