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Investito da un bus a piazza Venezia, folla ai funerali di Alessandro

La cerimonia si è svolta questa mattina nella chiesa di Santa Maria Addolorata, quartiere Collatino.
A cura di Enrico Tata
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Tanti giovani, molti piangono, fiori bianchi davanti alla bara di legno chiaro e un autobus “non di linea” fornito da Atac per portare amici e parenti al cimitero di Prima Porta come “gesto di attenzione verso i familiari e in particolare verso il padre della vittima, un dipendente dell'azienda”. Folla ai funerali di Alessandro, il ragazzo di 20 anni investito da un autobus notturno della linea N4 nei pressi di piazza Venezia. La cerimonia si è svolta questa mattina nella chiesa di Santa Maria Addolorata, quartiere Collatino.

“Alessandro non è nel nulla nell'abisso dove tutto si perde, è nelle mani di Dio. Alessandro non sei finito, ti consegniamo con sofferenza, ma con fiducia nelle mani di Dio”, ha detto il sacerdote nella sua omelia. Nelle parole del sacerdote anche “le speranze che erano nella mente e nel cuore del ragazzo”. Un ragazzo, un amico di Alessandro ha letto un messaggio a nome di “compagni e professori”, rivolto alla madre di Alessando, Elisabetta: “È morto troppo giovane. Ha donato a tutti noi il suo sorriso, l'allegria, la leggerezza per affrontare la vita. Un ragazzo così giovane e innocente, che non meritava davvero di uscire dalla ‘porta di servizio'. I fiori che doniamo sono il simbolo della sua vita candida e gentile, la sua vita che sta continuando, veglia su di noi”.

Intanto continuano le indagini degli investigatori per capire come si siano svolti i fatti quella notte e provare a spiegare come sia stato possibile che nessuno si sia accorto che il ragazzo era stato investito. I video catturati da una telecamera di sicurezza saranno fondamentali per spiegare la dinamica dell'incidente che ha provocato la morte del giovane Alessandro.

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