Il Consiglio di Roma vota sul Referendum Costituzionale, il Pd Miccoli urla: “E’ un reato”
Sul Referendum Costituzionale si è espresso anche il Consiglio comunale di Roma. Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione che impegnava la sindaca Virginia Raggi, nelle parole dei proponenti, "ad esprimere ai Presidenti delle Camere, ai Presidenti dei rispettivi Gruppi e all'Associazione del Comuni Italiani l'allarme espresso dall'Assemblea Capitolina per la deriva autoritaria in atto, contro la quale si sono costituiti i "Comitati Referendari per il NO" al Referendum promosso dal Governo sulla riforma costituzionale". In altre parole Raggi sarà legittimata istituzionalmente a difendere le ragioni del No. La votazione di oggi ha avuto un esito scontato: 35 i presenti in aula, 28 voti a favore, nessun astenuto e nessuno contrario.
Tensione in aula: cacciato il deputato Pd Marco Miccoli
Non sono mancate le polemiche. Duri gli attacchi dai banchi del Partito democratico, ma anche nel settore riservato agli spettatori dove si trovava anche il deputato dem ed ex segretario del partito romano, Marco Miccoli e la deputata Lorenza Bonaccorsi. Dopo tensioni e proteste tra i due schieramenti in aula, il presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, ha chiesto ai vigili di allontare Miccoli. "Ma io sono un parlamentare e non sto facendo nulla di male! Stanno commettendo un reato io sto difendendo la dignita' di questa Aula, dove si sta approvando una mozione che non parla dei problemi", ha urlato Miccoli. Appena i vigili si sono avvicinati a Miccoli, riporta l'Ansa, i consiglieri del Pd hanno abbandonato i loro posti e hanno formato un cordone di protezione per impedire l'allontanamento del deputato. "Non si è mai visto che venga cacciata dall'Assemblea capitolina una parte politica in disaccordo con la maggioranza, mentre l'altra viene difesa", il commento del capogruppo del Pd in Campidoglio, Michela Di Biase.
Duro su Facebook il commento del presidente del Pd, Matteo Orfini.