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‘Giustizia per Emanuela Orlandi’, domani sit-in a San Pietro

Domani dalle 14.30 alle 18.30 ci sarà un sit-in davanti piazza San Pietro, a piazza Pio XII, per ricordare Emanuela nel giorno del suo compleanno e per ribadire la nostra volontà nel pretendere la verità”. A renderlo noto è Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la ragazza, cittadina vaticana, scomparsa in circostanze mai chiarite il 22 giugno 1983.
A cura di Valerio Renzi
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"Domani dalle 14.30 alle 18.30 ci sarà un sit-in davanti piazza San Pietro, a piazza Pio XII, per ricordare Emanuela nel giorno del suo compleanno e per ribadire la nostra volontà nel pretendere la verità". A renderlo noto è Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la ragazza, cittadina vaticana, scomparsa in circostanze mai chiarite il 22 giugno 1983. Sul caso è ancora aperta un'inchiesta della Procura di Roma. "Con questa manifestazione – dice Pietro Orlandi – chiediamo che la Santa Sede prenda una posizione ufficiale nei confronti di questa vicenda, dando la massima disponibilità alla Procura di Roma perchè si arrivi quanto prima ad una conclusione".

Il caso rientra a pieno titolo nei "misteri d'Italia". Non solo le ragioni del rapimento non sono mai state chiarite, ma neanche il corpo della giovane è mai stato ritrovato. Sulla sua sparizione si è ipotizzato il diretto coinvolgimento della Banda della Magliana, che avrebbe agito conto terzi per mandare un messaggio alle alte cariche vaticane in relazione agli affari dello Ior, tanto che nel 2012  fu aperta la tomba di Enrico De Pedis, l'ultimo boss della Banda, notoriamente vicino ad alcuni ambienti vaticani e seppellito nella chiesa di Sant'Apollinare. Le analisi stabilirono però che, nonostante i dubbi degli inquirenti indirizzati da alcuni pentiti, le spoglie di Emanuela Orlandi non si trovavano nella tomba di De Pedis. Altre piste portavano ai Lupi Grigi, l'organizzazione a cui apparteneva Ali Ağca, l'attentatore di Papa Giovanni Paolo II, ad un collegamento con la morte del banchiere vaticano Roberto Calvi, quanto ad un caso di pedofilia. Tutte le piste però non hanno portato alla risoluzione del caso rimasto tutt'ora insoluto. Anche se in molti, come l'ex capo della Dda di Roma Giancarlo Capaldo, sono convinti del coinvolgimento degli uomini della Magliana.

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