Dà del “mongoloide” al collega del Pd in XV Municipio: associazioni contro Calendino di Fdi
Dà del ‘mongoloide' al capogruppo (ed ex presidente) del Partito democratico Daniele Torquati in XV Municipio, e si scatena la polemica contro Giuseppe Calendino, consigliere di Fratelli d'Italia. La denuncia dell'episodio è stata fatta dallo stesso Torquati tramite la sua pagina Facebook lo scorso 3 aprile. "Non mi sono sentito offeso, perchè non credo che sia un insulto. – ha scritto Torquati – Non mi sono neanche risentito che non mi abbia chiesto scusa, come altri Consiglieri al suo posto. Sono semplicemente schifato del fatto che un essere umano, nel 2017 e dopo anni di battaglie per l'inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva, ancora riesca ad usare parole come ‘mongoloide' per insultare".
Un episodio che, passato per lo più inosservato, che ha richiamo però l'attenzione dell'Aipd (Associazione italiana persone down) di Roma, che per tramite le dichiarazioni del suo presidente Catello Vitiello, ha chiesto a Calendino di scusarsi con il collega: “Le parole usate sono un’offesa per tutte quelle persone con la sindrome di Down e le loro famiglie che lottano ogni giorno per far comprendere che la sindrome di Down è solo una condizione genetica che rende le persone speciali ma non per questo degne di disprezzo". "Sentire utilizzare ancora il termine ‘mongoloide' in senso dispregiativo è per noi un duro colpo ed un tuffo indietro in un passato che non vorremmo più rivivere”, conclude Vitiello.
Si è scusato dopo le richieste Calendino: "E' stato un momento di stizza ma non c'era alcuna intenzione di offendere i disabili. Il collega aveva appena preso la parola e mi aveva offeso dicendo che il mio intervento aveva fatto perdere tempo ai consiglieri. Comunque la mia impressione è stata infelice. Me ne scuso. E' stato un errore".
