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Migliaia di vigili urbani in assemblea sotto le finestre di Marino

Centinaia di vigili urbani in assemblea in Campidoglio: “Strumentalizzati, noi lavoratori onesti e professionali”. I caschi bianchi non fanno nessun passo indietro nella loro protesta contro il comandante Clemente e il sindaco Marino. In piazza i vigili urlano “sciopero” e “dimissioni”, i sindacati annunciano nuove mobilitazioni mentre Nieri frena sui licenziamenti.
A cura di Valerio Renzi
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E' in corso in piazza del Campidoglio l'assemblea dei vigili urbani della Capitale indetta da tutte le sigle sindacali, è il primo momento di confronto pubblico tra tutti i caschi bianchi dopo la bufera che si è abbattuto sul corpo dopo le assenze nella notte di Capodannno e l'inizio dello sciopero degli straordinari. Armati di fischietti stanno discutendo delle prossime mosse per protestare contro il nuovo contratto dei dipendenti comunali, ma soprattutto contro il nuovo piano anticorruzione che prevede la rotazione obbligatoria per tutti gli agenti.

Gli slogan: "Dimissioni" e "sciopero, sciopero"

Durante l'affollata assemblea gli agenti presenti hanno alzato in aria le mani e hanno gridato "Clemente vattene via" e «dimissioni». "Le mani erano alzate perchè questo è un Corpo pulito -ha spiegato il segretario dell'Ospol Stefano Lulli – Il coro dimissioni era rivolto sia al comandante del Corpo Raffaele Clemente sia al sindaco Marino". In molti hanno anche scandito "sciopero, scioperò". A non escludere la convocazione di uno sciopero vero e proprio è stato anche Marco D'Emilia, della segretaria della Fp Cgil di Roma e Lazio. "Non escludiamo altre forme di mobilitazione compreso lo sciopero", i rappresentati sindacali hanno rimandato la decisione all'incontro fissato con l'amministrazione mercoledì prossimo.

I vigili urbani: "Criminalizzati, noi onesti"

"Il 31 dicembre un servizio svolto egregiamente, nonostante la forte disaffezione dei lavoratori del Corpo, nelle mani del comandante Clemente e del sindaco Marino si è trasformato in uno strumento che ha offeso irrimediabilmente l'immagine della polizia municipale di Roma. Seimila persone oneste non si riconoscono in una gestione che li criminalizza anziché esaltare il loro valore professionale. I lavoratori sono profondamente indignati". Così Francesco Croce membro della segreteria della Fp Uil.

Intanto sono almeno 90 i vigili che rischiano di finire nei guai per le assenza la notte di Capodanno, mentre per 30 sono già partiti i provvedimenti disciplinari e la Procura ha aperto un fascicolo dopo la denuncia del Codacons. Eppure nonostante tutto i vigili urbani non sembrano avere nessuna intenzione di fare marcia indietro, ribadendo in assemblea le ragioni della loro protesta. In molti contestano poi i numeri degli assenti per malattia la notte di Capodanno: gli uomini del corpo imputano al Campidoglio e al comando generale di aver strumentalizzato quanto accaduto.

Nieri: "Licenziamenti? Serve severità ma anche garantismo"

"È necessario agire con severità, ma anche con tutto il garantismo possibile", questo ha dichiarato il vice sindaco e assessore al Personale di Roma Capitale, Luigi Nieri, parlando della questione dei possibili provvedimenti nei confronti degli agenti della polizia municipale assenti la notte di capodanno. "La massima trasparenza nell'analisi dei casi, oltre alla severità e al giusto garantismo nei provvedimenti. Il licenziamento è previsto dalla legge, ma solo nel caso in cui si sia configurata una situazione grave anche legata a fatti avvenuti in precedenza". Nieri ha poi ringraziato "gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale che la notte del 31 dicembre hanno prestato servizio, permettendo che la città si godesse la festa per l'anno nuovo senza nessun incidente".

L'amministrazione però non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro sulla rotazione dei vigili, come dimostrerebbe l'operazione Vitruvio che ha portato all'arresto di 22 persone per corruzione. "La vicenda di ieri ci segnala quanto sia importante la rotazione degli incarichi dei dipendenti dell'amministrazione capitolina – ha dichiarato Nieri – Non ho dubbi che la grandissima parte dei nostri 23.500 dipendenti sia fatta di persone onestissime. Non dobbiamo lasciare che la piccola parte che non lo è danneggi tutti, e la città di Roma in generale. La rotazione, da un lato consente ai dipendenti di sfruttare al massimo le proprie competenze, dall'altro ci permette di combattere fenomeni gravi come la corruzione".

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