Case Popolari, la denuncia di Asia-Usb: “Sfrattata ottantenne con l’alzheimer”
Siamo nel VII municipio, due passi da piazza San Giovanni a via La Spezia. Qui lo scorso 3 marzo un'anziana signora di 80 anni, invalida al 100% in quanta affetta da alzheimer, è stata sfrattata dall'abitazione dove abitava. Ad eseguire il provvedimento il "nucleo sgomberi" dell'Ater (l'azienda che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico), assieme agli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale.
Indignati dall'episodio, i vicini di casa hanno contattato il sindacato degli inquilini Asia-Usb. "Ci siamo immediatamente attivati per ristabilire la giustizia sociale contro questi gravi atti, lesivi della dignità umana – dichiara Angelo Fascetti, responsabile romano dell'associazione degli inquilini – è stato commesso un gesto odioso contro una persona non autosufficiente, e ancora più grave in quanto messo in opera da chi dovrebbe tutelare i più deboli".
Sono migliaia le lettere che l'Ater ha inviato nelle scorse settimane, ad altrettanti inquilini morosi o irregolari, annunciando una nuova ondata di sgomberi dal centro alla periferia. "La cacciata della signora Desanka è uno dei risultati di una vergognosa campagna contro gli abitanti delle case popolari, colpevoli di agognare un diritto fondamentale, quello alla casa. L'Ater di Roma – prosegue Fascetti – ha dichiarato guerra ai poveri, ad anziani e malati, per giustificare la colpevole incapacità di gestire questo importante patrimonio pubblico; sgombera gli alloggi abitati da molti anni da chi vive l'emergenza casa e poi li mura tenendoli vuoti".