Casa del Jazz, dopo la crisi un nuovo inizio
Durante una conferenza stampa l'assessore alla Cultura di Roma Capitale Giovanna Marinelli ha presentato la nuova programmazione e il nuovo Comitato di indirizzo della Casa del Jazz. Presidente Onorario sarà Renzo Arbore, che ha inviato un video messaggio di saluto per i presenti. Con lui ci saranno anche Mario de Simoni ,Direttore generale Palaexpo, Ada Montellanico e Francesco Ponticelli dell'Associazione Italia Musicisti Jazz, Filippo Bianchi di Associazione Europe Jazz Network, Danilo Rea in rappresentanza della SIAE, Paolo Damiani del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Non mancherà poi l'esperienza degli ex direttori Luciano Linzi e Gianpiero Rubei, assieme alla figura di Franco La Torre dell’ Associazione Libera.
La Casa, fortemente voluta dall'ex sindaco Walter Veltroni nel progetto di rinnovamento degli spazi per la cultura nella Capitale, sorge all'interno di un vasto parco in viale di Porta Ardeatina. La villa degli anni '30 è stata sequestrata al boss della Banda della Magliana Enrico Nicoletti (‘Er Secco' di Romanzo Criminale) e poi assegnata al Comune di Roma, proprio per questo l'associazione antimafia Libera si trova all'interno della struttura con un proprio presidio. In questi anni ha ospitato rassegne, dibattiti e concerti che hanno portato in città la musica dei più importanti artisti della scena mondiale, oltre che a dare spazio a certezze e nuove promesse del jazz italiano.
Dopo 9 anni la Casa del Jazz è ancora croce e delizia di ogni amministrazione. Progetto ambizioso che non sempre ha mantenuto le promesse con cui era nato. L'ultimo a mollare la direzione era stato Gianpiero Rubei, uomo legato a Gianni Alemanno, secondo molti non all'altezza del compito. Con l'arrivo di Marino e la riorganizzazione delle municipalizzate la Casa del Jazz è finita all'interno dell'Azienda Speciale Palaexpo affidata all'ex manager di Telecom Franco Bernabè. Ora alla nuova direzione il compito di rilanciare la Casa del Jazz, spalancando le sue porte non solo agli addetti ai lavori ma a tutti i cittadini.
