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Ballottaggio Roma, Tomaso Montanari dice no a Virginia Raggi per assessorato alla Cultura

Lo storico dell’arte Tomaso Montanari, ha detto “no” a Virginia Raggi e al Movimento 5 stelle, che gli avevano chiesto di entrare nella futura giunta capitolina come assessore alla cultura, in caso di vittoria. I pentastellati al 5 cinque giorni dal voto ancora alla prese con il rebus della squadra di governo da presentare ai cittadini come annunciato.
A cura di Valerio Renzi
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Tomaso Montanari, lo storico dell'arte fiorentino il cui nome era insistentemente chiamato in causa per fare l'assessore alla Cultura, in caso di vittoria del Movimento 5 stelle al ballottaggio di Roma, ha detto "no". Un'altra tegola che cade nella costruzione dell'ipotetica squadra di governo di Virginia Raggi.

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Mentre lo sfidante Roberto Giachetti ha annunciato da prima del primo turno la sua squadra di governo, ancora non è stata resa pubblica quella del Movimento 5 stelle, nonostante la rassicurazione di farlo prima del voto del 19 giugno. "Pochi minuti fa ho comunicato a Virginia Raggi che non posso accettare il suo invito a far parte della squadra di governo che proporrà – ha dichiarato Montanari all'Ansa – Non sono romano e non vivo a Roma. E per governare bene – e specie per governare la cultura – non si può essere capitani di ventura: bisogna far parte stabilmente della comunità".

Lo storico dell'arte, e presidente dell'associazione Libertà e Giustizia, ha poi sottolineato come al primo turno avrebbe votato Stefano Fassina, riconoscendosi "nei valori della sinistra". "Sono tra i molti che credono che Renzi abbia spostato la politica del Pd ben più a destra del moderatismo liberista europeo – ha spiegato – ed è impossibile non riconoscere che i Cinque Stelle stanno aprendo nuovi spazi di cittadinanza, suscitando partecipazione almeno quanto questo Pd sembra invece puntare sull'astensione".

Ha poi aggiunto che al secondo turno avrebbe sicuramente votato la Raggi "dopo l'impressionante disastro consociativo – che sul Campidoglio tiri un'aria radicalmente nuova". "Se poi quest'aria riuscirà a costruire un'alternativa nazionale ispirata ad un riformismo radicale – ha spiegato se i Cinque Stelle si libereranno da ogni ombra di controllo privato e dalla tentazione di un populismo di destra, il Paese non avrà che da guadagnarci". In ultimo Montanari ha espresso la sua soddisfazione per il nome di Paolo Berdini, indicato come futuro assessore all'urbanistica.

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